Il progetto DICO SOS della Fondazione per l’Agricoltura Fratelli Navarra ha l’obiettivo di definire il ruolo della sostanza organica del suolo nella riduzione dell’inquinamento da nitrati, e la possibilità di riduzione di utilizzo di diserbanti con l’utilizzo di pratiche agronomiche conservative associate a cover crop e fertilizzanti organici come il digestato. Vediamo in questo articolo cosa sono le colture di copertura e i benefici delle cover crop nella gestione dei nostri suoli.
Cover crop o colture di copertura
Si tratta di colture intercalari inserite nella successione colturale tra una coltura principale e la successiva. Appartengono in genere a specie graminacee, leguminose o crucifere: non hanno l’obiettivo di essere raccolte ma di fornire una copertura del suolo e garantire benefici agronomici e ambientali all’agro-ecosistema. In particolare, l’utilizzo di cover crop:
– Riduce l’erosione del suolo
– Migliora la qualità del suolo
– Riduce la densità delle erbe infestanti
– Aumenta la disponibilità di nutrienti nel suolo
– Riduce al minimo la perdita di nutrienti
– Migliora la qualità dell’acqua
– Aumenta l’infiltrazione e lo stoccaggio dell’acqua e riduce il rischio di siccità a breve termine
– Riduce l’incidenza delle avversità colturali.
Obiettivi per una gestione agronomica sostenibile
Ogni singola azienda può avere obiettivi specifici che portano alla scelta della specie o dei miscugli di specie di copertura da seminare.
Gli obiettivi agronomici sono la conservazione del suolo e il miglioramento della sua fertilità, il controllo delle erbe infestanti e di alcuni patogeni e parassiti.
Gli obiettivi ambientali sono la riduzione del consumo di energia da fonti non rinnovabili, la riduzione della lisciviazione di nitrati, la riduzione dell’uso di fitofarmaci)
E’ importante considerare che essi sono legati necessariamente alle caratteristiche agro-climatiche degli appezzamenti della nostra azienda (tipo di suolo, carenze, presenza di infestanti, clima), il che determina una necessità variabile di questi interventi agronomici o ambientali. Se, ad esempio, abbiamo una tessitura grossolana e ci troviamo in una azienda zootecnica, la riduzione della lisciviazione di nitrati diventa un obiettivo preponderante.
Azione delle cover crop
– Nel migliorare la qualità fisica del suolo: si riduce l’erosione e il suo compattamento migliorandone la struttura. Le radici favoriscono la formazione di aggregati e migliorano la stabilità della struttura, determinando un incremento della velocità d’infiltrazione dell’acqua.
– Nell’incrementare la sostanza organica: grazie alla biomassa della cover crop che, dopo la terminazione: essa diventa substrato alimentare per i microrganismi del suolo dalla cui attività decompositiva derivano sostanze umiche.
– Nell’incremento di elementi nutritivi: le colture di copertura assorbono elementi nutritivi sottraendoli alla lisciviazione e all’insolubilizzazione restituendoli al terreno sotto forma organica. Le leguminose, in particolare, fissano l’azoto atmosferico attraverso la simbiosi con batteri azotofissatori.
– Nel contenimento delle erbe infestanti: la crescita delle malerbe viene limitata attraverso la competizione per spazio, acqua e nutrienti con la cover crop, ma anche per l’azione allelopatica di alcune specie.
Limiti delle cover crop
Non bisogna dimenticare che la pratica delle colture di copertura presenta dei limiti da tenere in considerazione: innanzitutto i benefici non sono immediati, si devono tenere in conto i costi per le operazioni colturali aggiuntive e, inoltre, la gestione dell’azoto nella concimazione può variare.
Fonte: Fondazione per l’Agricoltura Fratelli Navarra
Autore: Azzurra Giorgio
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