NUOVE LINEE GUIDA SULLE RESISTENZE

Lo scorso 18 aprile il GIRE (Gruppo Italiano Resistenza Erbicidi) ha aggiornato le linee guida per la gestione delle resistenze sui cereali autunno-vernini. Il documento fornisce un insieme di pratiche applicabili per una corretta gestione delle resistenze nel sistema colturale cerealicolo autunno-vernino. Clicca qui per scaricare il documento completo.

Scelte da evitare contro le resistenze

Nel documento sono riportate le scelte operative che favoriscono l’insorgenza e la diffusione di popolazioni di infestanti resistenti agli erbicidi, in particolare:
– «Mono successione prevalente
– Utilizzo prolungato e continuativo di erbicidi con lo stesso meccanismo d’azione
– Riduzione arbitraria della dose d’impiego prescritta in etichetta
– Intervento erbicida eseguito tardivamente
– Effettuare trattamenti con macchine irroratrici non adatte e non efficienti
– Non segnalare la presenza di popolazioni non sensibili ai prodotti impiegati
– Ignorare le indicazioni previste dalle linee guida degli esperti sulla resistenza»

Pratiche per contenere le resistenze

Inoltre, si ricordano le pratiche agronomiche suggerite per il contenimento del propagarsi delle resistenze, ovvero:
– «L’avvicendamento colturale
– Le tecniche agronomiche che prevedano l’uso di erbicidi non selettivi (falsa semina)
– Le lavorazioni meccaniche profonde periodiche, alternate a quelle più superficiali
– Le rotazioni colturali lunghe
– la sospensione, nei casi gravi, ove possibile, di coltivazioni dove non vi siano rimedi in grado di eliminare le infestanti resistenti tutto questo a supporto ed integrazione degli interventi chimici che mantengono un ruolo fondamentale per la lotta contro le malerbe resistenti»

Raccomandazioni del GIRE

Il GIRE ricorda che, nel caso di impiego di erbicidi selettivi in post-emergenza dei cereali, si deve porre attenzione alla tempestività e alla qualità dell’applicazione. I prodotti vanno scelti in base alla flora infestante effettivamente presente e alla sensibilità di questa ai principi attivi. Anche le azioni di controllo dopo il trattamento sono un punto chiave: entro un periodo, che può variare da 1 a 2 settimane a seconda del prodotto, si deve effettuare un monitoraggio ed, eventualmente, porre in essere azioni correttive prima che la flora non colpita vada a fiore o produca semi.

Si raccomanda sempre di alternare o miscelare prodotti con diverso meccanismo d’azione, ovvero di gruppi chimici diversi secondo la classificazione HRAC (Herbicide Resistance Action Committee). Il documento, poi, riporta le tabelle con i  principi attivi autorizzati
nei cereali autunno-vernini, suddivisi per meccanismo d’azione e gruppo HRAC.

Cosa fare con biotipi resistenti

Il GIRE riporta anche una serie di indicazioni specifiche, per specie infestante, che gli agricoltori possono seguire se incontrano biotipi resistenti. In particolare, per  Papavero (Papaver rhoeas), Senape (Sinapis arvensis), Avene (Avena spp.), Alopecuro (Alopecurus myosuroides), Falaridi (Phalaris spp.), Loietti (Lolium spp.).

Infine, ricorda a tutti gli agricoltori che è una buona norma, quando compaiono i primi casi di minore sensibilità agli erbicidi di post emergenza elencati nel documento, prelevare alcuni semi delle popolazioni individuate e segnalare al GIRE la loro presenza. Questo consente di promuovere le misure utili a contenere il problema delle resistenze ed aggiornare le mappe esistenti.

Clicca qui per scaricare il documento completo.

Fonte: GIRE, documento di Gestione della resistenza nei cereali autunno-vernini, Linee Guida (aggiornate ad aprile 2024)

Autore: Azzurra Giorgio

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