Facciamo il punto sul raccolto del frumento duro in provincia di Foggia, a campagna conclusa ormai da tempo, così da avere un punto di vista completo e non costruito su facili entusiasmi. E’ certo che si sia avuto un incremento di resa rispetto alla scorsa stagione, di circa un 20% secondo gli operatori locali. L’annata 23-24, però, è stata straordinariamente povera nei raccolti a causa della perdurante siccità, come ricorderanno bene i nostri lettori. Silvana Roberto, imprenditore agricolo della Capitanata, che ci fa da testimone per questo articolo, ci ricorda infatti come lo scorso anno la Puglia abbia prodotto circa 1 mln di ton in meno di frumento duro, presa nella morsa della siccità. Ma vediamo bene alcuni dettagli dei risultati raggiunti quest’anno.
Meglio dello scorso anno
Chiusa la campagna 24-25, Silvana Roberto ci conferma che in Capitanata, nell’areale della pianura, si sono avute rese medie tra i 25 e i 30 quintali/ettaro: nulla di eccezionale, quindi, seppure in crescita rispetto alla sfortunata stagione precedente. La qualità, però, si è confermata ottima: in termini di peso specifico si sono raggiunti valori intorno ad 80, con un tenore proteico superiore al 15% e punte sul 17-18%. Buoni risultati, quindi, nonostante la carenza di acqua si sia fatta sentire anche quest’anno: in primavera sono caduti solo 35 mm di pioggia e, chi poteva, ha dovuto ricorrere ad irrigazioni.
Una produttività maggiore si è avuta, invece, nelle zone più alte sul livello del mare, quelle del subappennino Dauno: qui la carenza idrica ha avuto un impatto minore grazie alle temperature più fresche. In queste zone le medie di resa registrate sono intorno ai 45 quintali/ ettaro e la qualità si conferma buona, con pesi specifici tra 79 e 80 e un tenore proteico tra il 12 e il 13 %. Niente male, insomma, pur parlando ancora di dati non ufficiali.
Ci aspettavamo di più…
Con riferimento alla sua azienda, Silvana Roberto ci dichiara: “abbiamo realizzato un raccolto di elevata qualità anche nelle mie terre, con 82 di peso specifico e il 17% di proteine. In termini di rese, però, ci aspettavamo di più. La qualità ormai per noi facilmente raggiungibile, anche in contesti di siccità, perchè abbiamo consolidato tecniche agronomiche efficaci. Per fare un esempio, posso citare la concimazione con nitrato e solfato. L’annata, comunque, non è stata semplice per la siccità: in alcune delle mie terre abbiamo dovuto realizzare delle irrigazioni”.
Foto di Silvana Roberto
Autore: Azzurra Giorgio
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