80 milioni da agea per il duro
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80 MILIONI DA AGEA PER IL DURO

Agea supera il miliardo di euro in pagamenti PAC dal 16 ottobre: focus speciale su frumento duro

Nei primi 27 giorni dall’avvio dell’anno finanziario europeo il 16 ottobre, Agea ha superato la soglia del miliardo di euro erogato agli agricoltori italiani. Di queste risorse, oltre 80 milioni sono state destinate al frumento duro fino al 5 novembre. Un risultato importante che interessa da vicino il comparto cerealicolo, particolarmente esposto a volatilità dei prezzi, calo delle superfici e difficoltà di reddito. Secondo il “Conta-PAC”, lo strumento di monitoraggio dell’Agenzia, alla data dell’11 novembre 2025 i pagamenti complessivi raggiungono 1.077.085.556,51 euro. Una cifra significativa, soprattutto se rapportata alla necessità – più volte richiamata dal settore – di una liquidità tempestiva per sostenere semine, fertilizzazioni e investimenti in un autunno caratterizzato da elevati costi dei mezzi tecnici e margini ridotti.

Un flusso costante di pagamenti dal 16 ottobre

Secondo quanto dichiarato da AGEA, l’andamento delle erogazioni evidenzia un ritmo particolarmente sostenuto: il 16 ottobre, primo giorno degli anticipi PAC 2025, con 363,5 milioni di euro pagati. Dal 17 al 28 ottobre, ulteriori 352.087.256,68 euro. Dal 29 ottobre all’11 novembre, 361.498.299,83 euro, suddivisi in numerose linee d’intervento come gli aiuti diretti, Sviluppo rurale, Siccità e altri. Un mosaico di interventi che conferma la complessità dell’attività di Agea nella fase di avvio dell’esercizio finanziario.

Focus sui cereali

Interpellata da Grano Italiano, Agea ha fornito anche una fotografia puntuale dei pagamenti relativi al frumento duro. Una comunicazione attesa, in un’annata in cui molti produttori denunciano costi elevati, calo di superfici coltivate e un mercato in progressiva incertezza.

Come ci ha dichiarato il Dott. Salvatore Carfì, Direttore di Agea Coordinamento:
«Agea, in riferimento alla misura del sostegno accoppiato al reddito per superficie (Frumento duro), ha erogato quanto segue:
– dal 16 ottobre 2024 al 15 ottobre 2025: 52.681.332,28 euro
– dal 16 ottobre 2025 al 5 novembre 2025: ulteriori 30.616.171,73 euro
».

Un totale che sfiora quota 83 milioni in poco più di un anno agricolo. Carfì ha, inoltre, ribadito che: «L’intervento mira a sostenere il reddito e la resilienza del settore agricolo, rafforzando la sicurezza alimentare e la sostenibilità economica; a migliorare la competitività e l’orientamento al mercato delle aziende agricole, anche attraverso innovazione e digitalizzazione; e a contrastare la perdita di superfici coltivate, in particolare nelle aree più marginali».

Parole che confermano il ruolo strategico del frumento duro nella nuova architettura della PAC 2023–2027 e la volontà di sostenere le aree interne, dove il rischio di abbandono colturale resta elevato.

Pagamenti cruciali per il settore cerealicolo

Le erogazioni arrivano in una in una fase delicata per il grano duro italiano, che negli ultimi anni ha visto una riduzione delle superfici seminate, soprattutto nelle aree collinari e interne, maggiore volatilità dei prezzi all’origine, costi di produzione in crescita e una necessità crescente di adottare tecniche sostenibili e investire in innovazione. Gli anticipi di liquidità sono cruciali per gli agricoltori, per sostenere le spese colturali della nuova campagna, pianificare gli investimenti e affrontare con maggiore sicurezza un mercato ancora molto incerto.

Autore: Azzurra Giorgio

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