Siamo in piena fase di raccolto, con trebbiature già avanzate per il grano duro nelle regioni del Sud, e in partenza o appena partite per il tenero al Nord. Critico in questa fase è il ruolo degli stoccatori, chiave anche nella garanzia della qualità della granella. La OP Nazionale Italia Cereali riunisce stoccatori del Centro e Nord Italia, stipulando contratti di filiera con le primarie industrie alimentari del nostro paese.
Abbiamo intervistato Marco Gorni Silvestrini (nella foto),
Cosa fa la OP Nazionale Italia Cereali e da chi è composta?
Si tratta di una società consortile composta da stoccatori privati e cooperative. Nella compagine sociale abbiamo anche qualche azienda agricola e delle società sementiere che agiscono anche come costitutori: insomma, tutta la filiera, dal seme fino ai silos. Stipuliamo contratti di filiera con i principali attori dell’industria alimentare e organizziamo la produzione sulla base degli accordi presi. I contratti vengono proposti prima della semina e la presenza delle società sementiere ci consente di scegliere le varietà in modo ottimale, rispettando le specifiche esigenze dell’industria. Mettiamo in contatto costitutori e trasformatori, così che entrambi possano beneficiare delle rispettive conoscenze, anche in ottica di programmazione per il futuro.
Quali sono le principali filiere con cui lavorate?
Per il grano duro con Barilla, per cui ci riforniamo in Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Marche e Toscana, e De Cecco, per cui ci riforniamo in Toscana, Marche, Umbria e Lazio. Per il grano tenero lavoriamo ancora con Barilla, nell’ambito della Carta del Mulino, con Galbusera e anche con una filiera 100% italiano con sistema ISO 22005. Il grosso dei nostri fornitori si trova tra Macerata e Alessandria, Toscana e Umbria comprese.
Siamo giunti alla raccolta: che risultati vi aspettate?
In Sicilia sappiamo ormai bene che i risultati sono stati deludenti in termini di rese: a parte rarissime eccezioni, aver superato 1,2 ton/ ha è già un successo. Alcune realtà non hanno trebbiato perchè non si coprivano nemmeno i costi della trebbiatura. In Puglia, invece, nelle zone di pianura le rese non sono per ora soddisfacenti; ci aspettiamo risultati migliori per le aree dell’alto foggiano che hanno sofferto meno la siccità.
Se guardiamo al tenero, ci aspettiamo rese decorose perchè fioritura e granigione hanno chiuso bene. Molto sarà deciso anche dalle precipitazioni e dalle temeprature dei prossimi 15 giorni: di sicuro, però, le frequenti piogge di maggio sono state infettanti. Si vedono attacchi di fusariosi sulla spiga, anche nei campi degli agricoltori più virtuosi che hanno distribuito i prodotti migliori al momento giusto. Vedremo poi di quale Fusarium si tratterà, se tossigeno o meno.
Come si stanno attrezzando i vostri stoccatori?
Tutti i nostri stoccatori sono collegati al DSS Horta e sono già consapevoli di essere in zone ad alto rischio per attacchi fungini. In questi casi, si deve prevedere una intensità di analisi superiore a quella di un’annata normale, soprattutto ad inizio della raccolta. In base agli esiti progressivi delle analisi, si modulerà l’intensità dei campionamenti. Questo anche perchè i nostri clienti sono molto esigenti in termini di sanità della granella. In più, i nostri stoccatori sono più che allenati nell’effettuare una buona pre-pulitura prima del carico nei silos, allo scopo di eliminareil più possibile le cariossidi fusariate e leggere, migliorando qualità sanitaria e peso specifico, sui teneri e sui duri.
Quali sono state le maggiori difficoltà di questa stagione agraria?
Oltre alle difficoltà climatica, con cui combattiamo tutti gli anni, quest’anno abbiamo lottato con grosse difficoltà dal punto di vista commerciale. Le importanti importazioni hanno saturato una fetta di mercato rilevante: la pressione dei prezzi allo scaffale non ha consentito all’industria di continuare ad approvvigionarsi solo sul mercato nazionale. Ad oggi, anche se la Turchia ha bloccato le esportazioni per qualche mese, gli altri grossi produttori hanno ancora stock importanti e, quindi, esporteranno verso il nostro paese o satureranno il mercato di paesi importatori come l’Africa.
Allore perchè aderire ad una OP?
Il vantaggio principale per tutte le tipologie di attori che vi aderiscono è muovere una massa critica che permetta di avere un ruolo rilevante sul mercato e di interloquire con chi muove le leve che hanno effetti sui prezzi. Purtroppo il mercato è ancora molto frammentato e vi sono episodi di campanilismo: fare massa può generare un beneficio immediatamente percepito.
Una OP, poi, potrebbe gestire e proporre ai suoi associati dei prodotti finanziari che assicurino stabilità dei prezzi riconosciuti agli attori della filiera, in particolare agricoltori e stoccatori. Si tratta di strumenti che in paesi come il Canada o la Francia sono già avviati: noi di OP Nazionale Italia Cereali stiamo concretamente pensando a realizzarli anche per il nostro paese.
Autore: Azzurra Giorgio
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