Siamo tornati in Piemonte, nell’alessandrino, per seguire il raccolto dei cerealicoltori della zona. Le ultime notizie ricevute erano state del meteo impazzito con nubifragi, venti forti e grandinate distruttive, con danni riportati nei campi di frumento non ancora trebbiati (leggi qui il nostro articolo). Abbiamo raggiunto Roberto Gavio, cerealicoltore della provincia di Alessandria, che finalmente ha potuto trebbiare i suoi campi a frumento tenero, dopo settimane di continui rinvii a causa dell’andamento metereologico.
Roberto, infine si trebbia….
Si, la campagna di raccolta dei cereali autunno vernini 2024 è in dirittura di arrivo, ad oggi rimangono in campo non piu’ del 20/30% dei raccolti nel nord Italia. I dati emersi su produzioni e qualità non sono confortanti: le ripetute piogge, le temperature anomale, il vento forte, la grandine hanno flagellato i raccolti da inizio primavera fino ad ora.
Di che produzioni stiamo parlando?
Le rese mediamente per gli orzi variano tra i 30 e i 40 qli/ha, con pesi medi specifici tra 48 e 60. Sui grani, fatta eccezione per qualche partita iniziale, le produzioni variano tra i 60 e 70 qli/ha, con pesi specifici tra 78 e 80 e proteine da 12.0 a 12.8. Si tratta di valori alti in questa stagione nelle nostre zone ma, ho saputo, anche in Lombardia. Nella generalità dei casi, per tutte le categorie merceologiche dei frumenti, le produzioni si attestano fra i 35 ei 50 qli/ha, con pesi specifici a partire da 50 a 72 /76 massimo.
Nei suoi campi che risultati ha riportato?
Le mie produzioni, di un grano panificabile superiore, sono state di 52 qli/ha con un peso specifico di 73, valori decisamente bassi se raffrontati alle medie annuali scorse….questo nonstante la corretta, seppur non facile, gestione nutrizionale e fito-sanitaria. Forse quest’anno si salva solo il Centro Italia dove sono state riportate produzioni e qualità decisamente buone.
Quali novità, invece, lato prezzi?
Purtroppo, sul fronte quotazioni i primi prezzi sono deludenti: come già detto più volte, scontiamo la pressione dei prodotti importati a prezzi bassissimi che azzerano completamente la redditività delle nostre produzioni. Le aziende agricole italiane sono messe in crisi: si possono prevedere cali delle semine dedicate ai cereali a paglia nella prossima stagione. A mio parere occorre necessariamente un ripensamento sui flussi delle importazioni, al di là della situazione contingente.
In basso le foto delle operazioni di raccolto nei campi di Roberto Gavio
Foto di Roberto Gavio
Autore: Azzurra Giorgio
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