Continua il percorso attraverso l’agricoltura integrata nella coltivazione del frumento. Continuiamo a vedere nel dettaglio le norme tecniche definite dalla Regione Emilia Romagna, specifiche per la gestione della coltivazione del grano tenero e del grano duro. In questo articolo arriveremo fino al raccolto, partendo dalla fertilizzazione..
I disciplinari sono disponibili sul sito della Regione: https://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/produzioni-agroalimentari/temi/bio-agro-climambiente/agricoltura-integrata/disciplinari-produzione-integrata-vegetale
Fertilizzazione
E’ necessario che l’azienda disponga delle informazioni relative alle caratteristiche chimico fisiche del terreno ricavabili dalle analisi di lavoratorio e dalla consultazione per le zone di pianura del “Catalogo dei suoli collegandosi al sito https://agri.regione.emilia-romagna.it/Suoli/”.
L’agricoltore deve redigere un piano di fertilizzazione analitico (si indica al proposito il “Programma per la formulazione del piano di fertilizzazione”); in alternativa, può adottare il modello semplificato con le schede a dose standard (si indica l’Allegato “Scheda Dose Standard N-P-K Frumento tenero e Frumento duro”). In quest’ultimo caso bisogna registrare le motivazioni d’incremento o decremento.
Epoche di distribuzione dell’azoto
Si possono effettuare distribuzioni di azoto in copertura, a partire dal mese di febbraio, oppure a partire da metà gennaio se si impiegano concimi a lenta cessione.
Se il frumento succede ad un cereale di cui sono stati interrati i residui (paglie e stocchi), si può anticipare una prima quota del 30% del fabbisogno di N dall’inizio di gennaio.
Se la piovosità supera i 250 mm tra il 1 Ottobre e il 31 Gennaio, si può anticipare una quota di azoto pari all’equivalente dell’azoto pronto. Questo deve essere calcolato col metodo del bilancio, dall’inizio di gennaio.
Nei terreni in cui non vi sono rischi di perdite per lisciviazione è concesso concimare in pre semina o in copertura nel periodo invernale. Questo, però, con apporti di N inferiori a 30 kg/ettaro. Per terreni a basso rischio di perdita, invece, si intendono i suoli a tessitura tendenzialmente argillosa (FLA, AS, AL e A) con profondità utile per le radici elevata (100-150 cm).
Modalità di distribuzione dell’azoto
Se si apporta meno di 100 kg/ha si può effettuare un’unica distribuzione nella fase di spiga a 1 cm. Se l’apporto è superiore bisogna frazionare in più somministrazioni, non superando i 100 kg/ha per singola distribuzione. L’ultimo apporto deve essere realizzato entro la fase di emissione della foglia bandiera/inizio botticella.
Non sono, infine, ammesse distribuzioni in copertura con concimi minerali che contengono P2O5 e K2O. La letamazione è possibile con un apporto annuo dimezzato rispetto ai limiti massimi indicati nella tabella 2 del capitolo 11.3 “Piano di concimazione aziendale” delle “Norme Generali”. Valgono i vincoli, gli indirizzi generali e i consigli presenti nelle “Norme Generali” al cap. 11.
Irrigazione
Non è di norma possibile effettuare interventi di irrigazione. Sono validi i vincoli, gli indirizzi generali e i consigli presenti nelle “Norme Generali” al cap. 12.
Controllo delle infestanti e Difesa
La sterilizzazione chimica del suolo non è ammessa. Per controllare le erbe infestanti si possono impiegare solo i principi attivi indicati nella tabella “Controllo integrato delle infestanti” con le relative limitazioni di utilizzo. Si ricorda, inoltre, che il rischio di danno da avversità biotiche è maggiore nelle colture fitte, con forti concimazioni azotate e nelle varietà più sensibili.
Per la difesa è possibile impiegare i soli principi attivi indicati nella tabella “Difesa integrata con le limitazioni d’uso previste”.
I volumi massimi in piena vegetazione per gli interventi fitosanitari con fungicidi, insetticidi e acaricidi, inoltre, non devono superare nel complesso i 500 l/ha.
Valgono sempre i vincoli, gli indirizzi generali e i consigli in “Norme Generali” al cap. 15.
Raccolta
Alla raccolta le partite di cereali che provengono da campi coltivati a produzione integrata e destinati a vendita con il marchio QC devono essere raccolte e consegnate con modalità separata rispetto a tutte le altre. Inoltre, l’Allegato “Requisiti qualitativi” riporta i requisiti minimi della materia prima proveniente da campi di produzione integrata e destinata alla valorizzazione nell’ambito dell’applicazione della L.R. n. 28/99.
Autore: Azzurra Giorgio
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