«Sulle semine di frumento tenero in questa stagione siamo tra il 15% e il 25% in meno nella provincia di Alessandria» ci dichiara Paolo Viarenghi, Direttore di CIA Alessandria, e continua «da noi il grano è sempre stato una costante con cui si aveva certezza del risultato; oggi, invece, con questi prezzi si va di certo a finire in negativo».
Già nella conferenza stampa di fine anno i vertici di CIA Alessandria avevano confermato il calo dei quantitativi di produzione a causa delle continua emergenze, tra clima e costi dei mezzi tecnici cresciuti, con bilanci non positivi per la quasi totalità delle colture.
Cosa ha fatto CIA per chiedere attenzione sulla situazione del frumento tenero?
«Nel 2023 abbiamo portato avanti una nostra “battaglia del grano”, con una mobilitazione nella quale abbiamo bloccato la Borsa Merci di Alessandria per cinque settimane consecutive e organizzato una conferenza stampa alla Granaria di Milano. Non possiamo, infatti, continuare a seminare nella provincia cerealicola più grande d’Italia subendo l’ingiustizia di prezzi non controllati ma legati a mercati globali in cui vige la speculazione».
Cosa avete proposto al Governo?
«La nostra proposta era quella di una forma di garanzia sui prezzi, ovvero di un prezzo minimo garantito e di un successivo livello negoziato: quindi due livelli di contrattazione che potrebbero portare giovamento non solo ai produttori ma anche al consumatore finale».
Cosa siete riusciti ad ottenere?
«Per il momento il Governo nazionale ci ha concesso un contributo sulle filiere ma questo non è sufficiente: gli agricoltori non riescono comunque a gestire correttamente la loro attività e a competere sul mercato, con costi di produzione che non calano (a parte una leggera riduzione per i concimi) e prezzi del prodotto crollati dopo il 2022 e che non accennano a variare. La situazione è ormai incastrata da mesi: una garanzia sul prezzo sarebbe l’unica speranza per tornare ad agire adeguatamente sul mercato».
Cosa scelgono gli agricoltori invece del frumento tenero?
«Al momento non ci sono delle tendenze evidenti, anche perché le continue emergenze tra clima estremo e siccità non aiutano. Il mais, ad esempio, è un rischio per le carenze idriche; il girasole è una possibilità da valutare, altrimenti si lasceranno i terreni a riposo».
Guarda il servizio sulla conferenza stampa di fine anno:
https://www.ciaal.it/2023/12/18/annata-agraria-e-considerazioni-2023-cia-alessandria-su-telecity/
Leggi sulla mobilitazione del 2023:
https://www.cia.it/news/notizie/cia-alessandria-blocco-della-borsa-merci-protesta-sul-grano/
Autore: Azzurra Giorgio