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SERVE UNA CONCIMAZIONE TEMPESTIVA

Con semine tardive e basse temperature, concimare all’uscita dall’inverno sarà fondamentale: i suggerimenti del Prof. Massimo Blandino

Qual è lo stato dei campi di frumento al Nord, dopo i pesanti ritardi nelle semine registrati alla fine del 2024? Quali accorgimenti devono prendere i cerealicoltori per scongiurare un raccolto scarso nel 2025? Ne abbiamo parlato con il Prof. Massimo Blandino, Professore Associato presso il DISAFA dell’Università di Torino e membro del Consiglio Direttivo di AISTEC, Associazione Italiana di Scienza e Tecnologia dei Cereali.

Con un punto di vista privilegiato sul Piemonte, in questa intervista Massimo Blandino ci fa un quadro di sintesi sullo stato delle coltivazioni di frumento e offre ai nostri lettori consigli preziosi per sostenere la crescita e lo sviluppo delle piantine. Una tempestiva concimazione all’uscita dell’inverno, in particolare, sarà fondamentale per recuperare l’accestimento e la resa finale.

AISTEC, Associazione Italiana di Scienza e Tecnologia dei Cereali (www.aistec.it) è partner di Grano italiano

Massimo Blandino, qual è lo stato dei campi di frumento nella provincia di Torino?

«Il 2024 ha visto i cerealicoltori seminare con particolare ritardo a causa delle tardive raccolte delle colture estive e delle piogge, che hanno ulteriormente ritardato la preparazione dei terreni. Anche lo scorso anno in alcuni areali e condizioni produttive si era seminato tardi, ma a differenza di questa campagna agraria, il periodo invernale si era caratterizzato per temperature più miti, con alcune settimane molto calde, che avevano aiutato a recuperare il ritardo dello sviluppo fenologico, permettendo comunque un buon accestimento al frumento. Al contrario il gelo notturno e le temperature giornaliere mai molto elevate, che hanno caratterizzato l’inverno già a partire da metà novembre, hanno determinato una lenta germinazione e di emergenza del frumento e rallentato ulteriormente la fase di emissione delle foglie, con molti appezzamenti, in particolare sui suoli più pesanti e freddi o negli areali pedemontani, nei quali il frumento non ha ancora iniziato l’accestimento.

Si presentano molto belli e a uno stadio avanzato i campi seminati intorno alla terza decade di ottobre, dove le temperature più elevate fino all’inizio di novembre hanno favorito una rapida emergenza e sviluppo iniziale della coltura.

Come si può sostenere le piante per uno sviluppo successivo che sia rigoglioso e di qualità?

«Per recuperare l’investimento sarà importante la concimazione azotata di ripresa vegetativa: l’apporto di azoto, distribuito con tempestività tra fine febbraio e inizio marzo, non appena le condizioni di temperatura ne permetterà l’assorbimento da parte della coltura, potrà stimolare l’accestimento colturale, recuperando almeno in parte una componente produttiva fondamentale quale è la densità di spighe per unità di superficie.

L’intervista proseguirà domani con i dettagli sulle dosi e i prodotti per sostenere il frumento.

Foto di Massimo Blandino

Autore: Azzurra Giorgio

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