L'analisi dei mercati del frumento
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ANCORA NOTIZIE NEGATIVE

Numerose quotazioni in calo: l’analisi dei listini di Milano e Bologna

Le borse pre pasquali non portano notizie positive per i produttori. I listini di Milano e Bologna si mostrano entrambi negativi sia per il grano tenero, soprattutto il di forza, sia per il duro. Questa settimana, al contrario delle due precedenti (LEGGI l’ultima analisi), è il listino lombardo a mostrare i cali maggiori, anche al fine di allinearsi alle altre piazze della Penisola.

NOTIZIE POSITIVE DAL CAMPO, NON DAL MERCATO

Il mercato del grano duro continua a registrare una fase di marcata debolezza, influenzato da una combinazione di fattori. A livello nazionale l’offerta è ormai minima, mentre sembra procedere al meglio la produzione attualmente in campo. La domanda continua a contare sull’approvvigionamento estero. Sui mercati Ue in questo frangente non è molto il prodotto disponibile ma si avvicinano i primi raccolti spagnoli, precoci rispetto ai nostrani. Sul fronte globale, la mancata risoluzione dei dazi tra USA e Canada unita alla svalutazione di dollaro statunitense e canadese continua a spingere al ribasso le quotazioni espresse in € e ad aumentare l’offerta di merce verso l’Europa. Tale andamento viene esemplificato dal -15 €/t per il prodotto “Non comunitario” sul listino di Milano.

Questo contesto mantiene sotto pressione le piazze nazionali, e sembra possa continuare a farlo, alla luce di semine che proseguono in modo ottimale nei territori del Nord America e previsioni per il raccolto 2025 positive anche in questi areali. Gli ulteriori ribassi sono stati favoriti anche da recenti aste in Algeria. Queste si sono chiuse a prezzi in linea con le valutazioni minime espresse nei listini italiani, ad esempio a Foggia, a cui i prezzi in calo di Milano e Bologna tendono ad allinearsi. Continuano i ribassi anche per la semola, a testimonianza che, nonostante i dazi siano rimandati in parte, l’incertezza nel commercio globale sta causando problemi anche ai trasformatori, che vedono ridotta la domanda per la loro merce.

CONTINUA A SCENDERE IL TENERO DI FORZA

Persiste il momento di deprezzamento anche per il mercato del grano tenero. Il prodotto di origine nazionale continua a scendere alla voce “di forza,” in entrambe le sedi in analisi, -2 €/t a Bologna e -5 €/t a Milano. Per le origini estere cali diffusi e maggiormente marcati. A Milano si registra il – 10 €/t per il tenero nordamericano e da -8 €/t per il panificabile a -15 €/t per il di forza di origine comunitaria. A Bologna ribassi meno pesanti, compresi tra i 3 ed i 5 €/t. Anche per tenero le colture in campo mostrano progressi positivi negli areali italiani ed europei. Una tendenza che si conferma pure al di fuori del Vecchio Continente: le piogge nelle aree siccitose nordamericane migliorano le prospettive e diventa più mite il clima nei territori russi e del Mar Nero.

Da questi mercati continua a pervenire un’offerta abbondante che non permette cambiamenti nelle tendenze ribassiste. Per quanto riguarda il prodotto canadese e statunitense, come nel mercato del grano duro, vi è anche l’influenza del rafforzamento dell’euro rispetto alle valute locali ad influire sui ribassi marcati. Non arrivano notizie positive neanche dai mercati a termine, dove i futures continuano ad essere in calo, a Chicago come a Parigi.

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