Cerealicoltori e stoccatori attendono l’estate. Quest’anno, non solo per la trebbiatura ma anche per l’arrivo dell’ormai noto Granaio Italia, ovvero del sistema di registrazione delle movimentazioni di cereali. Sono stati diversi i provvedimenti che hanno avuto per oggetto le regole alla base del sistema, anche in ottica di semplificazione. Per ultimo, la decisione è quella di partire dal 31 luglio prossimo, con obblighi di registrazione trimestrali. Ma c’è della nebbia all’orizzonte: si attende, infatti, ancora la pubblicazione delle linee guida operative che possano concretamente guidare l’organizzazione dei soggetti obbligati alla registrazione.
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Cosa ne pensano gli operatori
Grano italiano si è rivolto agli operatori del settore per capire quale fosse il loro parere sul nuovo sistema di registrazione e, infine, come le loro organizzazioni stessero cambiando per accogliere i nuovi obblighi. Abbiamo parlato con Marco Gorni Silvestrini (nella foto), società consortile composta da stoccatori privati e cooperative, con anche aziende agricole e società sementiere tra i soci costitutori.
Tra gli stoccatori di OP Italia Cereali regna ancora l’incertezza, nonostante i provvedimenti varati finora. Marco Gorni, infatti, ci conferma che «il sistema destinato alla registrazione delle movimentazioni, sulla piattaforma del SIAN, non è ancora pronto. Neanche le linee guida operative sono note: attendiamo ancora la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Per ora abbiamo visto solo le regole a cui gli operatori saranno sottoposti». Per questo motivo, l’organizzazione non ha ancora messo in piedi cambiamenti organizzativi in vista dell’implementazione del sistema di registrazione, nè ha previsto gli sforzi e i costi aggiuntivi, non essendoci informazioni chiare e complete.
Soddisfazione per la semplificazione delle regole
Gli stoccatori di OP Italia Cereali, però, sono soddisfatti del percorso che ha portato ad una semplificazione delle regole alla base di Granaio Italia. Come ci dichiara Marco Gorni, infatti, «i nostri stoccatori erano molto preoccupati dell’obbligo di dover registrare ogni singolo conferimento presso i loro impianti. Gli interventi di semplificazione, invece, hanno per fortuna definito che i dati da inserire a registro vanno inseriti su base trimestrale e in modo cumulativo, per singolo soggetto che ha conferito in magazzino, ad esempio. Possiamo dirci sollevati dalle semplificazioni che sono state apportate».
Resta, però, una preoccupazione rilevante per gli operatori affiliati ad OP Italia Cereali, ovvero quella legata all’avvio dell’applicazione delle sanzioni. Marco Gorni, infatti, ci dice che «non essendo stato previsto un periodo di “allenamento” sul sistema, non è noto se e per quanto verranno tollerati degli errori in fase iniziale. Il livello delle sanzioni economiche è stato dichiarato ma non è chiaro se queste verranno applicate sin da subito o se, come speriamo, ci verrà concesso un periodo di deroga».
Se il sistema di registrazione apporterà benefici alla filiera, questo è ancora un dubbio anche per OP Italia Cereali. Lo si scoprirà solo quando sarà effettivamente attivo, ovvero non prima del prossimo autunno. Di certo, come ci conferma Marco Gorni, è un inizio dell’impostazione di un sistema di tracciabilità dei cereali movimentati nel nostro territorio: anche se non tutti gli operatori sono soggetti agli obblighi di registrazione, il sistema dovrebbe far emergere situazioni non lineari, ove esse fossero presenti.
Autore: Azzurra Giorgio
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