rese più basse
Home » RESE PIU’ BASSE IN VENETO

RESE PIU’ BASSE IN VENETO

La testimonianza di Chiara Dossi sul raccolto di frumento e orzo

più grani di forzaAnche in Veneto, nella provincia di Rovigo, la stagione del frumento e dei cereali vernini volge al termine, con trebbiature a pieno ritmo per l’assenza di precipitazioni. Grano italiano fa tappa ad Adria, nell’azienda di Chiara Dossi (nella foto), che coltiva sia frumenti che orzo e ci racconta come è andata la sua stagione, raccontandoci anche i risultati in termini di rese e qualità tre le diverse varietà.

Chiara Dossi è anche Presidente di Confagricoltura Donna Veneto, coinvolta nel progetto Agrinet4women, dal titolo “Le agricoltrici italiane si presentano all’Europa”, che si è concluso con l’evento finale il 1° luglio a Roma ( per saperne di più: https://www.agri-net.it/Storie di agricoltura al femminile tra innovazione e sostenibilità).

Avvio di stagione difficile e meteo non favorevole

Abbiamo chiesto a Chiara Dossi come si è evoluta l’annata dal punto di vista meteorologico e quali impatti si sono avuti sulle colture autunno-vernine. Ci conferma che «effettivamente la semina è avvenuta in un periodo di precipitazioni abbondanti e senza la possibilità di una ottimale preparazione de letto di semina, per cui sia il frumento che l’orzo sono nati in terreni impregnati d’acqua con rischi di asfissia, soprattutto nelle zone dove c’erano ristagni d’acqua». E prosegue: «tra l’altro, i successivi mesi sono stati caratterizzati da altre precipitazioni piovose, cui si sono aggiunte temperature piuttosto miti, motivo per cui si è assistito ad uno scarso, o addirittura nullo, accestimento». Chiara Dossi aggiunge che le temperature e l’umidità del terreno hanno comportato anche alla diffusione di malattie fungine in una fase precoce di crescita delle piante.

Difesa e nutrizione hanno salvato l’annata

Chiara Dossi ci racconta come si sono svolte le operazioni colturali tra diserbi, concimazioni e trattamenti fungicidi, e gli effetti su questa annata particolare. «Nella mia azienda» dichiara, «siamo riusciti ad eseguire i trattamenti di difesa e la nutrizione in modo abbastanza tempestivo, motivo per cui si è potuto assistere un miglioramento rispetto alla partenza piuttosto critica. Ciononostante, le ulteriori abbondanti piogge primaverili, unitamente alle basse temperature in un momento in cui la pianta stava cominciando a crescere, hanno compromesso la maturazione ed, infine, la resa del frumento duro e dell’orzo».

Trebbiature spedite: quali risultati?

In merito alle operazioni di raccolta, Chiara Dossi ci racconta che «la trebbiatura dell’orzo è avvenuta a metà giugno mentre i frumenti sono stati raccolti la terza settimana di giugno (dal 23 giugno). Le operazioni di raccolta sono avvenute senza criticità, in considerazione dell’assenza di precipitazioni in prossimità dell’epoca di trebbiatura».

Le aspettative sulle rese dei cereali autunno-vernini non erano alte, nella consapevolezza che l’annata non era stata particolarmente felice in questo areale. «L’orzo (distico)” ci dice Chiara Dossi «ha avuto una produzione inferiore del 40%, con circa 55 quintali/ettaro e circa 61 / 62.50 di proteina. Per il grano duro, abbiamo ottenuto 60 quintali/ ettaro (- 25%), con 75 di peso specifico. Il grano tenero biscottiero, invece, ha avuto rese decisamente migliori: ha superato per alcune varietà anche gli 85 quintali/ ettaro, con una media a pieno campo di 80 quintali/ettaro e una buona qualità».

Autore: Azzurra Giorgio

Puoi seguirci anche sui social, siamo su FacebookLinkedIn e Instagram

Iscriviti alla nostra Newsletter e al servizio Whatsapp!

Cliccando "Accetto le condizioni" verrà conferito il consenso al trattamento dei dati di cui all’informativa privacy ex art. 13 GDPR.

Informativa sulla Privacy

Informativa sulla Privacy - WhatsApp

* Campo obbligatorio