Il mercato del frumento nazionale vive una fase di assestamento caratterizzata da dinamiche opposte tra frumento duro e tenero. Con l’avvio delle prime quotazioni anche sulla piazza di Milano, la fotografia dei primi prezzi di questa campagna, descritta nell’analisi precedente (LEGGI), viene confermata. Nell’ultima settimana, tuttavia, i listini di Foggia e Bologna, già quotati in precedenza, sanciscono un’inversione nella tendenza, con apprezzamenti per duro e cali per tenero.
PER TENERO, DOPO LA DEBOLEZZA INZIALE, PRIMI SEGNALI DI RIPRESA
Dopo un avvio di campagna segnato da quotazioni in calo, il mercato del frumento tenero mostra nelle ultime sedute i primi segnali di recupero. Milano ha finalmente espresso le sue quotazioni, confermando i forti cali nelle quotazioni rispetto agli ultimi prezzi pre-raccolto. Il capoluogo lombardo propone deprezzamenti anche per il prodotto di origine estera, marcati per quanto riguarda il prodotto panificabile (superiore e non) di origine comunitaria, in quanto abbondante si nei Paesi Ue sia in Italia attualmente. A Bologna inversione di tendenza per i prezzi del prodotto nazionale, in crescita tutti di 2 €/t rispetto ai primi prezzi della scorsa settimana, una variazione lieve ma che fa ben sperare i produttori.
Questo apprezzamento pare essere frutto del mercato Ue, che sta contribuendo a sostenere i prezzi. L’export europeo resta penalizzato dal cambio euro/dollaro sfavorevole, ma le buone notizie qualitative dalla Francia e dall’Italia e il buon avvio di campagna in Spagna e Romania sembra stiano aumentando l’interesse dei compratori. A livello globale, il mercato tenero risente di una certa volatilità: se da un lato le piogge in Nord America rallentano la trebbiatura ma migliorano le rese, dall’altro la scarsità di offerta in Russia e il ritardo nelle semine sudamericane mantengono alta l’attenzione. Sui mercati a termine, nell’ultima settimana i futures sul frumento tenero hanno mostrato un lieve calo sia a Parigi che a Chicago, in un contesto generale di mercati debolmente ribassisti.
FOGGIA E BOLOGNA INVERTONO L’ANDAMENTO DI DURO
Il mercato del frumento duro ha vissuto un inizio di raccolto brillante sul mercato, con quotazioni in aumento rispetto ai prezzi per-raccolto. Un andamento spinto da buone rese e da una qualità merceologica soddisfacente, soprattutto nel Sud Italia. All’inizio della settimana questo contesto viene confermato anche a Milano, dove vengono emesse le prime quotazioni per il nuovo raccolto. Tuttavia, le sedute di mercoledì in Puglia e giovedì in Emilia, hanno visto un primo aggiustamento al ribasso, con cali di 2 €/t a Bologna e 5 €/t a Foggia. Queste correzioni sono legate sia al consolidamento della raccolta, con una qualità generalmente buona ma penalizzata in alcuni lotti da tenori proteici inferiori alle attese, sia all’incertezza sui comportamenti di vendita dei produttori.
Il mercato europeo si presenta con caratteristiche simili: buone rese in Francia e Grecia, mentre in Spagna i prezzi sono in leggero calo. A livello mondiale, i mercati restano condizionati dalle condizioni climatiche, con un miglioramento negli USA e in Canada, ma con livelli produttivi inferiori rispetto alla scorsa annata. I prezzi canadesi rimangono in linea con i massimi nostrani, ma l’effetto cambio continua a deprimere le quotazioni europee. Sul fronte domanda, si osserva cautela e attesa. I futures sul frumento duro a Chicago hanno mostrato un tenue andamento negativo, con un calo contenuto in un mercato lievemente debole.