Nei campi del nord della Francia, le mietitrebbie non hanno ancora finito di mietere il grano, a differenza delle regioni più meridionali dell’Esagono, scrive Le Figaro «ma già si profila una sorta di ritorno alla normalità per la campagna cerealicola 2025-2026. “Dopo le difficoltà dello scorso anno, si preannuncia un ottimo raccolto, soprattutto di ottima qualità”, confida un agricoltore della Marna. Era ora, perché molte aziende agricole hanno una situazione finanziaria molto difficile. Dopo un annus horribilis lo scorso anno, in cui il raccolto di cereali aveva raggiunto il livello più basso degli ultimi quarant’anni, il tempo è stato più clemente in questa stagione. Dopo l’umidità dell’inverno, il sole primaverile ha favorito la maturazione dei chicchi, che hanno raggiunto il loro pieno potenziale prima delle forti ondate di calore delle ultime settimane. “Si temeva che le ondate di caldo di giugno e inizio luglio potessero causare danni, ma il grano aveva già completato il suo ciclo, in particolare nelle aziende agricole dove gli agricoltori hanno seminato presto”, spiega Benoit Piètrement, presidente di Intercéréales. Per coloro che hanno seminato più tardi, i rendimenti saranno più eterogenei» racconta il quotidiano francese.
OLTRE TRENTATRE MILIONI DI TONNELLATE DI TENERO
Secondo le stime dell’agenzia Argus Media, il raccolto francese di grano tenero, il cereale più coltivato in Francia, raggiungerà i 33,4 milioni di tonnellate. Si tratta di un dato leggermente superiore ai 32,6 milioni di tonnellate stimati dal Ministero dell’Agricoltura e di un aumento di oltre il 25% rispetto al 2024 (+5% rispetto alla media quinquennale, certamente influenzata dai bassi rendimenti del 2020 e del 2024). «Le superfici coltivate sono diminuite del 2% a causa delle semine disturbate dall’autunno piovoso, ma l’aumento delle rese per ettaro ha permesso di compensare», analizza l’esperto Arthur Portier. Resta «la questione dei prezzi, con la tonnellata che rimane intorno ai 200 euro», dice Portier. Il produttore francese percepisce solo 175 euro a tonnellata, abbastanza lontano dal prezzo medio di costo che si aggira intorno ai 215 euro. Dai massimi raggiunti nell’autunno 2022, i prezzi del grano tenero a Rouen (mercato di riferimento) sono passati da 360 euro a 190 euro la tonnellata.
(Foto creata con il supporto dell’intelligenza artificiale)