L'analisi dei mercati del frumento
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RACCOLTI POSITIVI E STABILITÀ

Poche variazioni a listino e buone notizie dai campi: : l’analisi dei listini di Milano, Foggia e Bologna

La stabilità prevale sui listini italiani, con cali solo per il frumento duro nel listino di Bologna identici a quelli della settimana precedente (LEGGI). Le buone condizioni dei raccolti e delle coltivazioni confermano e prevedono uno scenario di ampia disponibilità, come sottolineato dalle ultime analisi GeoGLAM, che parlano di campagne eccezionali in porzioni di Europa e Stati Uniti e di poche zone a rischio.

TENERO STABILE, RACCOLTO POSITIVO IN FRANCIA

Mercato del tenero senza variazioni sui principali listini, a eccezione del prodotto di origine nordamericana che a Bologna rimbalza, recuperando quanto perso la settimana scorsa. La domanda da parte dei molini si mantiene regolare, sostenuta da un’offerta contenuta per i panificabili nazionali, ma abbondante per i grani di forza, anche grazie all’arrivo di merce comunitaria. In generale il clima è di attesa, anche in relazione alla pausa estiva, con la borsa di Bologna che annuncia la sua chiusura per le prossime due settimane. Le origini comunitarie e nordamericane compensano le carenze, con quotazioni che beneficiano di oscillazioni valutarie.

In Europa, dopo il disastroso 2024, le condizioni meteo favorevoli e la buona gestione agronomica hanno restituito una campagna di qualità. La campagna cerealicola francese 2025‑2026 segna un ritorno alla normalità, con rese elevate, soprattutto nelle aziende che hanno seminato precocemente. Secondo Argus Media, la produzione di grano tenero francese raggiungerà 33,4 milioni di tonnellate, in crescita del 25% sul 2024. I prezzi restano compressi: il grano tenero spot a Rouen vale 203 €/t, mentre i futures su Euronext mostrano debolezza nelle scadenze brevi. A livello globale i mercati riflettono la pressione dell’arrivo simultaneo dei raccolti nordamericani e del Mar Nero. Futures in calo anche a Chicago, con scambi fiacchi e vendite tecniche.

DURO ANCORA IN CALO A BOLOGNA, TENSIONI SUI FUTURES

Settimana di assestamento sul mercato del duro, con listini invariati a Milano e Foggia (dove cala solo il biologico), mentre Bologna registra una nuova flessione generalizzata di 3 €/t su tutte le voci. Gli scambi si mantengono regolari ma senza slanci, con molini ben coperti anche grazie all’offerta estera. La qualità nazionale resta buona, ma in alcune aree del Nord si segnalano criticità tossiniche (Don). L’evoluzione dei prezzi resta condizionata dalla prudenza degli operatori, in attesa della riapertura di fine agosto.

Sul fronte internazionale, la raccolta in Europa è ormai conclusa e ha fornito risultati positivi sia in termini di volumi che di qualità, pur con un contenuto proteico medio. Le disponibilità comunitarie appaiono adeguate e ben integrate dalle alternative estere, che restano competitive grazie a un buon potenziale produttivo e a un cambio euro/dollaro favorevole. In Nord America, le colture si confermano in buona parte in condizioni soddisfacenti, ma il mercato resta incerto per l’assenza di dati definitivi sul raccolto canadese e per i segnali contrastanti sulla qualità. I futures sul grano duro continuano a evidenziare tendenze deboli, con ribassi contenuti sulle principali piazze internazionali, mentre le quotazioni all’origine in Canada restano volatili per effetto di logistica, valutazioni incrociate e aspettative ancora divergenti tra domanda e offerta.

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