La concimazione in pre-semina rappresenta il primo passo per impostare una coltura di frumento equilibrata e produttiva. Spesso considerata secondaria rispetto alle concimazioni di copertura, in realtà gioca un ruolo determinante nella vitalità iniziale della pianta e nella fertilità del terreno. Ne abbiamo parlato con Alessandro Costanzo, Key Account Manager di Sata, Centro di Saggio, che ha condiviso la sua esperienza sulle scelte più efficaci in questa fase.
Alessandro Costanzo ricorda come fornire al suolo una dotazione di nutrienti completa già prima della semina consente di garantire alle radici uno sviluppo regolare. In particolare, fosforo e potassio sono fondamentali in queste prime fasi: il primo stimola la crescita dell’apparato radicale e favorisce l’assorbimento dei nutrienti, mentre il secondo sostiene la pianta nel rafforzamento dei tessuti e nella resistenza agli stress. L’azoto, invece, dovrebbe essere somministrato in forme a lento rilascio, organiche o organo-minerali, per evitare perdite e assicurare una disponibilità costante nelle prime settimane.
SOS sostanza organica
Nelle aziende con sistemi zootecnici o impianti di biogas/ biometano, l’impiego di reflui e digestati consente di integrare la sostanza organica e, di fatto, mantenere, se non addirittura aumentare, la fertilità del suolo. È una pratica che unisce efficienza e sostenibilità, mantenendo vivo il suolo (microbioma). Anche qui la tecnologia ha fatto passi da gigante grazie ad alcuni prodotti che, addizionati ai reflui, possono migliorare l’efficienza dell’azoto.
La concimazione di fondo assume particolare importanza in particolare nelle aree del Sud Italia, dove il clima più caldo accelera la degradazione della sostanza organica. Qui la fertilità tende a calare più rapidamente e diventa essenziale monitorare il suolo con analisi periodiche. Alessandro Costanzo sottolinea l’importanza della pratica delle analisi del suolo: con un investimento minimo, si ottiene una fotografia chiara della disponibilità dei nutrienti e della tendenza evolutiva del terreno, elemento chiave per ogni scelta agronomica successiva.
Se il suolo è alcalino
Un caso in cui la concimazione in pre-semina è importante è quello di suoli con pH elevati, dove è complesso smobilizzare il fosforo per renderlo disponibile alle piantine. Costanzo suggerisce, in queste condizioni, di considerare interventi di nutrizione con miscela dei prodotti in tramoggia o con un microgranulatore. Con queste soluzioni, prodotti specifici, con apporto contenuto all’ettaro, offrono fosforo prontamente disponibile e molto assimilabile, in grado di dare una spinta alle giovani piantine dopo la germinazione.
Normalmente, il nutriente in forma micronizzata si inserisce in una tramoggia dedicata, se la seminatrice ne è dotata, distribuendolo in maniera più o meno localizzata. L’alternativa è miscelare il prodotto direttamente nella tramoggia con il seme; si tratta di una situazione subottimale per i problemi di stratificazione che si possono venire a creare.
Autore: Azzurra Giorgio
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