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INTERVENTI IMMEDIATI PER DIFENDERE IL GRANO ITALIANO

L’appello del vice presidente dei giovani di CIA-Agricoltori Italiani in vista dell’Assemblea annuale del 4 novembre

“La richiesta è chiara: servono interventi immediati per difendere il grano italiano, simbolo del Made in Italy e garanzia di sicurezza alimentare per il Paese.Da giovane imprenditore del settore è questa la sfida che va vinta per salvare il grano tricolore e le sue varietà autoctone. Ne va del futuro di un comparto strategico per il Paese, ma anche di noi giovani imprenditori che continuiamo a crederci nonostante le difficoltà”. L’appello è lanciato da Riccardo Randello, vicepresidente nazionale Agia-Cia e giovane imprenditore agricolo nel comparto cerealicolo. Il rischio di perdita delle superfici seminate a grano duro è percepito fortemente anche dai giovani cerealicoltori: “Senza misure urgenti le superfici coltivate a grano duro e tenero diminuiranno drasticamente, con conseguenze economiche, sociali e ambientali, soprattutto nelle aree interne” conclude Randello, in una dichiarazione fatta a Grano Italiano.

“Lavoriamo in perdita”

Ancora una volta sono i dati ISMEA a corroborare le richieste di attenzione degli agricoltori del Sud Italia. Riccardo Randello, infatti,  ricorda a Grano Italiano che “secondo i dati Ismea, il prezzo medio del grano duro in Puglia, Sicilia e Basilicata è di 295 euro a tonnellata, a fronte di costi di produzione pari a 318 euro, con una perdita del 7%. A pesare sui margini è anche l’aumento delle importazioni: oltre il 45% del grano duro e quasi il 70% del tenero arrivano dall’estero, con effetti pesanti sui prezzi e sulla tenuta della cerealicoltura nazionale”.

Randello conclude: Oggi produrre grano in Sicilia vuol dire venderlo a un prezzo inferiore ai costi di produzione e gli imprenditori agricoli denunciano una situazione ormai insostenibile per il settore cerealicolo. Lavoriamo in perdita e senza interventi immediati, dunque, sarà impossibile garantire la sopravvivenza del comparto”.

I giovani di CIA-Agricoltori Italiani celebrano i 25 anni

L’occasione per queste riflessioni è  la celebrazione dei 25 anni di attività dell’Associazione nazionale dei giovani imprenditori di Cia-Agricoltori Italiani in programma per martedì 4 novembre, alle 14:30, presso il CNEL di Roma. L’evento sarà l’occasione per ripercorrere un quarto di secolo di impegno a sostegno dell’imprenditoria agricola giovanile, tra risultati ottenuti e sfide future: il futuro della cerealicoltura è tra i temi aperti.

Dopo i saluti del presidente del CNEL Renato Brunetta e del direttore nazionale Cia Maurizio Scaccia, il presidente di Agia-Cia Enrico Calentini aprirà i lavori. Seguiranno focus su demografia, prospettive economiche e bilancio intergenerazionale con Alessandro Rosina, Mario Mazzoleni e Nicoletta Merlo, insieme alle testimonianze dei dirigenti che hanno guidato l’associazione dal 2000 a oggi. Uno sguardo europeo sarà portato da Peter Meedendorp (Ceja), Sandra Sanmartin (Commissione europea) e Arnold Puech D’Alissac (OMA/WFO). Le conclusioni sono affidate a Mirco Carloni, al ministro Francesco Lollobrigida e al presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini.

Autore: Azzurra Giorgio

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