Nasce a Mantova la prima CER agricola. Si tratta della prima comunità energetica agricola d’Italia. Il progetto, targato Confagricoltura, prenderà il via in febbraio e sono già una ventina le aziende agricole mantovane pronte a partecipare.
Progetto pilota
«La nostra provincia è stata scelta per il progetto pilota – spiega il presidente di Confagricoltura Mantova, Alberto Cortesi –. Confagricoltura è capofila a livello nazionale su questo tema e da sempre è impegnata nella promozione delle energie rinnovabili nel settore. Ha scelto Mantova per far partire la prima CER agricola d’Italia perché qui il “terreno” è già fertile. Da anni investiamo per portare nelle nostre aziende energia pulita».
La nuova CER sarà incentrata sul fotovoltaico e porterà a installazioni del tutto nuove, prediligendo la posa di pannelli fotovoltaici sui tetti di stalle, fienili, magazzini e caseggiati. Il progetto di Confagricoltura si differenzia da altre esperienze di comunità energetiche rinnovabili avviate sul territorio perché sarà la prima, a livello nazionale, a coinvolgere esclusivamente aziende agricole, sia per la parte di produzione dell’energia pulita che per la sua fruizione.
Quali vantaggi?
«La CER di Mantova sarà la prima a livello nazionale, quindi è un po’ il progetto pilota. Anche per gli agricoltori valgono i principi e gli obiettivi oltre che i benefici di una qualsiasi altra tipologia di CER. Quindi, la decarbonizzazione, che significa produrre energia elettrica da fonti rinnovabili, in questo caso da impianti fotovoltaici per la maggior parte degli agricoltori. Secondo obiettivo è la condivisione locale di energia pulita, quindi non avere dipendenza dall’energia distribuita da una rete elettrica pubblica nazionale. Infine, in caso di appezzamenti di terreno difficili da coltivare, la CER permette l’installazione anche di impianti a terra con meno vincoli rispetto all’agri voltaico» spiega l’ingegner Cristina Previdi, consulente di Confagricoltura Mantova per il progetto CER.
I vantaggi per gli agricoltori che aderiranno sono sensibili: «Abbiamo calcolato che, cedendo alla CER l’energia in più prodotta dalle aziende che aderiscono, queste riceveranno il doppio della tariffa prevista dalla normale vendita diretta – prosegue Cortesi –. Questo grazie a un sistema di premialità maggiore per le comunità energetiche, capaci di immettere energia pulita in un circolo virtuoso, che tocca anche scopi sociali». Una parte dell’energia prodotta, infatti, sarà destinata a realtà di carattere sociale come Rsa, strutture sanitarie pubbliche e Onlus.
«Il beneficio di fare un investimento in questo settore è che viene riconosciuta una tariffa incentivante per tipologia di impianto, quindi a seconda della potenza totale dell’impianto fotovoltaico installato ci sono tre fasce di tariffe incentivanti. In più, viene aggiunta anche una tariffa premio sempre legata alla potenza totale dell’impianto e alla zona di installazione dell’impianto fotovoltaico» spiega ancora Previdi.
I partecipanti
La CER verrà costituita come cooperativa. Gli uffici nazionali di Confagricoltura stanno perfezionando le procedure burocratiche come la stesura dello statuto, in modo da partire in febbraio. Le aziende agricole pronte a salire a bordo sono già una ventina. Sono collocate tra Mantova, Roncoferraro, Marcaria, Borgocarbonara, San Giacomo delle Segnate, San Benedetto Po, Goito, Asola e Viadana.
Autore: Rachele Callegari
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