L’agricoltura integrata è riconosciuta come un metodo di produzione agricola sostenibile che è promosso e incoraggiato dalle Regioni da alcune decine di anni. Si tratta di un sistema di produzione che riduce al minimo l’uso di fertilizzanti e prodotti fitosanitari di sintesi, insieme al consumo di acqua ed energia: il tutto, senza compromettere la qualità dei prodotti e nel rispetto dell’ambiente e della salute dell´uomo.
Con questo articolo iniziamo un percorso attraverso le norme tecniche che sono tenuti a seguire gli agricoltori che sono intenzionati ad aderirvi. Lo facciamo con il supporto della documentazione messa a disposizione dalla Regione Emilia Romagna. Ricordiamo che in favore degli agricoltori che aderiscono alla produzione integrata vi sono aiuti attraverso interventi della Politica Agricola Comune; inoltre, un marchio collettivo regionale valorizza i prodotti da agricoltura integrata (Marchio QC Qualità controllata e il marchio nazionale SQNPI Sistema Di Qualità Nazionale Produzione Integrata (D.M. n. 4890/2014)
I documenti di riferimento, contenenti le norme tecniche da seguire, sono i Disciplinari di produzione integrata disponibili sul sito delle Regioni: ecco la pagina dedicata per l’Emilia Romagna. Inoltre, i bollettini di produzione integrata supportano gli agricoltori con informazioni e suggerimenti tecnici (ecco quelli per l’Emilia Romagna).
Nell’articolo successivo analizzeremo nel dettaglio le norme tecniche agronomiche per il frumento, così come definite dalla Regione Emilia Romagna.
Autore: Azzurra Giorgio
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