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AGRIVOLTAICO AL VIA

Scopri i dettagli delle procedure e le aree idonee

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica con decreto dipartimentale n. 251 del 31 maggio 2024, ha approvato l’aggiornamento delle Regole Operative e la pubblicazione dei Bandi per la partecipazione alle procedure ( Registri e Aste ) per gli incentivi previsti dal DM Agrivoltaico.

In evidenza le seguenti importanti informazioni:

  • LA POTENZA NOMINALE REALIZZATA NON DOVRÀ MAI ESSERE INFERIORE ALLA POTENZA NOMINALE DICHIARATA E AMMESSA, pena la decadenza della domanda. Meglio, perciò, dichiarare potenze inferiori piuttosto che dichiarare potenze che non verranno, di fatto, installate (Se il titolo autorizzativo è stato rilasciato per potenze superiori occorrerà adeguarlo con una variante entro l’entrata in esercizio dell’impianto)
  • possibilità di partecipazione alle procedure di selezione anche alle ATI costituende, con l’obbligo di costituirsi prima dell’adozione dell’atto di concessione del contributo PNRR
  • è possibile cambiare indirizzo colturale rispetto a quello presente prima di realizzare l’impianto (differentemente da quanto stabilito nelle linee guida di giugno 2022)
  • è ammesso il trasferimento del titolo autorizzativo e della titolarità dell’impianto, ma solo dopo l’entrata in esercizio dell’impianto
  • è possibile realizzare impianti agrivoltaici anche nell’ambito dell’acquacoltura
  • non potendo presentare domanda gli operatori agricoli con un volume d’affari dell’anno fiscale 2023 inferiore a 7.000 €, sono escluse dal contributo anche le aziende nate nel 2024
  • Il GSE potrebbe richiedere integrazioni alle domande tramite un procedimento interlocutorio che prevede tempistiche molto ristrette: 5 giorni
  • i professionisti che redigono la documentazione a supporto alle attività di monitoraggio, verifica e controllo devono essere iscritti a un ordine professionale del settore agrario o avente competenza in materia agronomica
  • Il decreto non prevede un bando nel 2025. Tutte le domande pervenute potranno beneficiare di possibili scorrimenti della graduatoria

Definiti i corrispettivi

Il MASE, inoltre, ha definito i corrispettivi che il GSE richiederà ai beneficiari degli incentivi previsti dal DM Agrivoltaico.

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Le richieste di partecipazione alle procedure potranno essere presentate solo mediante il Portale Agrivoltaico accessibile dall’Area Clienti GSE, dalle ore 12:00 del 4 giugno 2024 e fino alle ore 12:00 del 2 settembre 2024.

Come ricordato da aprile 2023 e in successive comunicazioni, è importante che le aziende siano in possesso delle autorizzazioni edilizie e del preventivo di connessione alla rete, quest’ultimo validato e accettato.

In arrivo il decreto aree idonee

In ritardo di oltre 716 giorni sulla scadenza fissata nel d.lgs. 199/2021 è in arrivo il DL Aree idonee, a seguito di un lavoro di concertazione tra MASE, Ministero della Cultura, Ministero dell’Agricoltura e l’interlocuzione con le Regioni.

Il provvedimento, oltre a definire una nuova ripartizione fra le Regioni e le Province autonome per raggiungere l’obiettivo nazionale al 2030 ha previsto una potenza aggiuntiva pari a 80 GW da fonti rinnovabili rispetto a quanto determinato al 31 dicembre 2020 e stabilito principi e criteri omogenei per l’individuazione da parte delle Regioni delle superfici e delle aree idonee e non idonee.

Identificazione delle aree

Le Regioni dovranno, pertanto, aggiornare gli atti di pianificazione energetica, ambientale e paesaggistica ed individuare entro 180 giorni dalla pubblicazione del Decreto:

a) superfici e aree idonee: le aree in cui è previsto un iter accelerato ed agevolato per la costruzione ed esercizio degli impianti a fonti rinnovabili e delle infrastrutture connesse

b) superfici e aree non idonee: aree e siti le cui caratteristiche sono incompatibili con l’installazione di specifiche tipologie di impianti

c) superfici e aree ordinarie: sono le superfici e le aree diverse da quelle delle lettere a) e b) e nelle quali si applicano i regimi autorizzativi ordinari

d) aree in cui è vietata l’installazione di impianti fotovoltaici con moduli collocati a terra: le aree agricole per le quali vige il divieto di installazione di impianti fotovoltaici con moduli a terra

Per massimizzare le aree ed agevolare il raggiungimento degli obiettivi, nel rispetto della tutela dell’ambiente, del territorio, del patrimonio culturale, del paesaggio, della salvaguardia degli ecosistemi e della biodiversità, del potenziale produttivo agroalimentare e del principio dello sviluppo sostenibile, è prevista la classificazione delle aree idonee differenziandole sulla base della fonte, della taglia e della tipologia di impianto realizzabile.

Entro il 31 luglio di ciascun anno a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto, il MISE, con il supporto GSE e del RSE (Ricerca sul Sistema Energetico), provvederà al monitoraggio e alla verifica della potenza da fonti rinnovabili installata nell’anno precedente.

Autore: Confagricoltura Milano Lodi e Monza e Brianza

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