Il catasto si aggiorna. Lo scorso 31 dicembre è stato pubblicato l’elenco dei Comuni per i quali è stata completata l’operazione di aggiornamento della banca dati catastale mediante di dati forniti dall’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA). A fornire la lista completa è Confagricoltura Pavia, presso la cui sede si è tenuto nei giorni scorsi un webinar sull’argomento.
Cosa è cambiato?
A seconda delle caratteristiche di un terreno e del tipo di coltura che ospita, cambiano reddito dominicale e reddito agrario. Negli scorsi anni, sono state molte le operazioni di conversione dei terreni, che sempre più vengono utilizzati per colture più o meno intensive. Non sempre, però, questo cambiamento è andato di pari passo con l’aggiornamento catastale. Molti terreni oggi coltivati a grano e riso, ad esempio, fino a poco fa figuravano al catasto come boschi. Per questo motivo la pubblica amministrazione ha deciso di intervenire con un aggiornamento sistematico e automatico, mediante i dati forniti da AGEA. Qui lista completa dei comuni interessati.
Il punto di vista del tecnico
«Per gli agricoltori queste modifiche cambiano poco o niente. Maggiori ripercussioni ci potranno essere per i proprietari. Se il catasto non è aggiornato, la tassa dominicale è spesso inferiore alla realtà. Con queste modifiche, gli importi verranno adeguati alle rese dei terreni»: così Fabio Lanfranchini, perito agrario e titolare dello Studio Pulsar di Borgolavezzaro, tra le province di Novara, Vercelli e Pavia. Lanfranchini spiega anche che l’applicazione della norma è retroattiva di alcuni anni. Inoltre, gli aggiornamenti non interessano solo la tipologia di coltura ma tutte le caratteristiche del terreno, ad esempio la potenzialità irrigua.
Autore: Rachele Callegari
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