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«RIMETTETECI AL CENTRO DELLA PAC»

La richiesta di Confcooperative dopo il consiglio Agrifish del 27 gennaio

«PAC, rimettere al centro produttori e produzione. Serve una moratoria di 5 anni per ridurre il gap con paesi Extra UE e Mercosur». E’ la richiesta di Confcooperative dopo il consiglio Agrifish del 27 gennaio, nel quale i ministri europei hanno avuto uno scambio di opinioni sulla potenziale semplificazione della politica agricola comune, con particolare attenzione alla procedura di verifica annuale delle prestazioni e alle misure ambientali e climatiche obbligatorie (“architettura verde”). Il commissario all’agricoltura Christophe Hansen ha ribadito il suo impegno a ridurre l’onere amministrativo per gli agricoltori e ha fatto presente che proporrà l’eliminazione dell’obbligo di verifica annuale delle prestazioni come parte di un ulteriore pacchetto di semplificazione.

Due nodi

I ministri hanno inoltre avuto uno scambio di vedute su due proposte legislative, pubblicate recentemente, che mirano a rafforzare la posizione degli agricoltori nella catena di approvvigionamento agroalimentare. Si tratta della proposta di regolamento sull’applicazione transfrontaliera delle norme contro le pratiche commerciali sleali (Utp) e della proposta di regolamento sull’organizzazione comune di mercato (Ocm).

Il consiglio ha successivamente discusso gli ultimi sviluppi in materia di commercio agroalimentare, con particolare attenzione all’impatto del commercio agroalimentare sugli agricoltori dell’UE e delle barriere non tariffarie al commercio con i paesi extra UE. a questo proposito i ministri hanno dibattuto della prospettiva di una riserva di almeno 1 miliardo di euro per assicurarsi contro ogni potenziale impatto negativo dell’accordo Mercosur. La commissione europea ha preso atto dell’ampio consenso tra gli stati membri sulla necessità di una concorrenza leale tra i produttori dell’UE e quelli extra-UE e anche della richiesta dei ministri di un’ulteriore analisi dell’impatto degli accordi commerciali sugli agricoltori dell’UE. l’esecutivo dell’UE ha inoltre rilevato la necessità di un contesto commerciale più stabile in relazione agli scambi agroalimentari con l’ucraina.

Le parole di Drei

Raffaele Drei, presidente di Confcooperative Fedagripesca sottolinea che «le normative comunitarie in tema di fitofarmaci hanno costituito terreno di scontro durissimo tra l’Europa e i produttori agricoli. Occorre una moratoria di 5 anni per contenere il gap competitivo che si sta acuendo tra la nostra agricoltura e quelle extra UE dalle quali stiamo subendo effetti pesanti a causa di normative radicalmente diverse. I paesi del Mercosur, per esempio, stanno attuando politiche diametralmente opposte, esasperando un divario già presente con i produttori europei impegnati, invece, da decenni in percorsi virtuosi e di maggior rispetto ambientale».

«Nello corso di questa nuova legislatura europea – sottolinea Drei – bisogna ridare centralità ai temi della produzione agricola ed alimentare. Da qui la richiesta di un diverso modo di rapportarsi che tenga conto del confronto con gli operatori del settore, così come ha espresso anche dalla Von der Leyen, al fine di mitigare le tensioni fra le istituzioni EU e il mondo dell’ agricoltura e della pesca».

«Sul tema OP – continua Drei – ho evidenziato come siano state strumenti di aggregazione dei produttori fondamentali per accompagnare i processi di innovazione e aggregazione dell’offerta per valorizzare e remunerare al meglio il valore lungo la filiera, oltre a essere lo strumento di penetrazione del mercato anche in termini di export e internazionalizzazione. Da qui la necessità di rimodulare la nuova PAC per introdurre nuove Ocm ove assenti. Creando – conclude Drei – il terzo pilastro finalizzato alla copertura degli eventi dannosi legati ai cambiamenti climatici».

 

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