Come si salva la campagna del grano duro? Se ne parlerà il 16 aprile a Foggia, in uno scenario difficile (leggi l’articolo). Pasquale De Vita, direttore del Crea di Foggia, sostiene che vada ripensata tutta la programmazione nella gestione della risorsa irrigua e valorizzato il ruolo dell’agronomia. «L’agricoltura conservativa può aiutare molto – commenta – anche se non “crea” l’acqua che manca. Anche la scelta varietale diventa importante per valorizzare produzioni in calo, come pure la scelta del biologico, ora che la forbice dei prezzi pare riaprirsi. Più ancora che puntare su varietà idrorisparmiose, è il momento di selezionare varietà ad alto valore aggiunto, come quelle pigmentate o quelle che permettono di ottenere più facilmente la semola rimacinata. I grani antichi sono un’altra risposta».
Con le innovazioni si salva la campagna del grano duro
Di innovazioni si discuterà il 16 aprile a Foggia nell’ambito del convegno su “Le innovazioni Crea per la cerealicoltura”, aperto a tutti, che si terrà dalle 15 alle 18 presso la sede della Camera di Commercio di via Protano 7, a Foggia, nell’ambito del Progetto MIR, sviluppato da Unioncamere e dagli Enti di Ricerca per integrare la ricerca pubblica ed il sistema produttivo, basato sul PID – Punto Impresa Digitale. A spiegare come si connettono imprese e ricerca saranno gli esponenti del Crea, da Pasquale de Vita, che parlerà di innovazioni genetiche ed agronomiche per la filiera del grano duro, a Massimo Montanari, che affronterà il tema delle Brassiche minori e delle innovazioni genetiche per le filiere della canapa industriale, da Clara Fares e Valeria Menga, chiamate a intervenire sulle potenzialità nutrizionali e funzionali della pasta simbiotica a Alfio Spina, che affronterà le innovazioni di prodotto nel settore pane di grano duro.
Puoi seguirci anche sui social, siamo su Facebook, Instagram e Linkedin