Continua la protesta: ieri i trattori sono tornati a manifestare a Roma e questa mattina il vicepremier e Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha promesso risposte concrete agli agricoltori e pastori sardi in agitazione, prima di incontrarne una delegazione ad Olbia.
Oggi, 21 febbraio, il Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, ha parlato al quotidiano Il Tempo in difesa del settore agricolo: «In Italia la vicenda è stata molto limitata rispetto ad altre nazioni europee poiché nessuna delle associazioni rappresentative di centinaia di migliaia di agricoltori ha aderito alle manifestazioni». E prosegue «Molti degli agricoltori che hanno manifestato lo hanno fatto consapevoli dell’impegno che il nostro governo, dal primo giorno dell’insediamento, ha messo a disposizione di un settore che è stato poco valorizzato in Italia negli ultimi anni e poco difeso in Europa» In merito al taglio dell’IRPEF dichiara: «La questione del taglio dell’Irpef è stato un elemento estremamente marginale rispetto alle richieste degli agricoltori e basta leggere i loro documenti per sapere che le richieste riguardavano per il 90% l’approccio ideologico dell’Unione europea rispetto al mondo dell’agricoltura».
L’Europa continua ad agitarsi
Intanto, colonne di trattori sono attese a Madrid, dove alcuni manifestanti sono già scesi in piazza presso la Porta di Alcalà, dopo che da diversi giorni si susseguono blocchi che hanno provocato disagi alla circolazione stradale extra-urbana. In Grecia, invece, oggi i trattori hanno lasciato la città di Atene: si parla di circa 8.000 agricoltori, 137 trattori, decine di pick up e veicoli che hanno sfilato nel centro della città per giungere a Piazza Syntagma, davanti alla sede del parlamento nazionale. Anche qui, il malcontento è legato dagli alti costi di produzione e le richieste sono di maggior sostegno al governo. E in Italia, ieri i trattori sono tornati a manifestare a Roma.
Il Piemonte non si ferma
Il movimento degli Agricoltori Autonomi di Alessandria e Asti ha proseguito con le proteste la scorsa settimana: il 15 febbraio a Tortona e Voghera si sono radunati i trattori della zona per manifestare e sensibilizzare la popolazione alla protesta in corso nelle campagne. Per il 18, 19 e 20 febbraio è stata programmata una analoga manifestazione ad Asti, con il medesimo obiettivo. Roberto Gavio, cerealicoltore di Alessandria, ci fa sapere: «il movimento intende dar vita ad una associazione a livello regionale, hanno già dato il loro assenso gli agricoltori di Alessandria, Asti, Cuneo, Biella; se ne aggiungeranno altri, l’intento è essere presenti e rappresentati da veri agricoltori negli ambiti e istituzioni collegati al settore agricolo per decidere insieme del nostro futuro!».
Roberto Gavio prosegue «domenica mattina, fra i vari interventi, è salito sul palchetto (un piccolo rimorchio agricolo) il Vice Presidente della Regione Piemonte, Fabio Carosso, per confermare l’attenzione e l’impegno delle istituzioni locali ad affrontare/risolvere, alcuni dei punti critici comunicati alcune settimane fa al Presidente Cirio. Sono intervenuti alcuni Sindaci della zona, solidali alle proteste degli agricoltori».
Immagini della protesta in Piemonte fornite da Roberto Gavio
Autore: Azzurra Giorgio
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