Autunno, tempo di diserbo per i cerealicoltori che intendono integrare il classico diserbo primaverile con una azione preventiva. Con l’aiuto di ANB – Associazione Nazionale Bieticoltori, vediamo come le strategie di diserbo di pre-emergenza e post-emergenza precoce possono aiutare ad affrontare al meglio la stagione primaverile e le operazioni di diserbo previste per quella fase. Il contesto, infatti, è quello dei numerosi e crescenti casi di resistenza (leggi il nostro articolo sul loietto), ma anche delle anomalie climatiche come siccità e gelate primaverili, oltre alla crescente flora di sostituzione.
Diserbo integrato e anticipato
E’ importante ricordare, come suggeriscono i tecnici di ANB, che le strategie di diserbo devono sempre più essere integrate e considerare la valorizzazione di pratiche agronomiche, meccaniche e chimiche. Ridurre la pressione delle infestanti resistenti e di sostituzione vuol dire anche fare una rotazione colturale corretta, preparare il terreno in maniera anticipata, non seminare troppo presto, effettuare lavorazioni meccaniche con applicazione di erbicidi ad azione totale. Il tutto, unito anche al diserbo preventivo e ad azione multisito. Così si riduce la carica iniziale e si prepara la strada per uno sviluppo più agevole per la coltura.
Gli altri vantaggi del diserbo preventivo sono la diversificazione dei meccanismi di azione (contro resistenze e flora di sostituzione) e una maggiore flessibilità nell’effettuazione del diserbo primaverile, viste le condizioni meteorologiche mutevoli. Ad esempio, il diserbo primaverile si può posticipare e associare al trattamento fungicida per il controllo di septoria e ruggine gialla.
Non mancano le limitazioni
Il diserbo cosiddetto preventivo, comunque, non è esente da limiti, ad esempio su alcune malerbe specifiche come galium, avena, falaride e sulle perennanti come cirsium e convulvulo. Ci sono anche criticità legate alle tempistiche e alle condizioni contestuali: la finestra per il diserbo di pre-emergenza, infatti, è molto limitata, così come l’attivazione dei principi attivi è legata alla presenza di precipitazioni nei dieci giorni successivi. E’ sempre bene, poi, gestire i residui della coltura precedente e le lavorazioni del terreno, elementi che possono inficiare l’efficacia dei diserbi.
Il parere del tecnico
Sentiamo il parere di Mirko Guarise, Category Marketing Manager CP di Corteva Agriscience che ci dichiara: «la tecnica di eseguire un doppio passaggio per il diserbo dei cereali a paglia è sempre consigliata quando si hanno infetanzioni elevate di popolazioni di loietto resistente agli erbicidi ad oggi in commercio. Questa tecnica consente il controllo di questa temibile infestante unitamente ad altre tipiche malerbe di questo periodo come: papavero, geranio, attaccamani e crucifere, oltre a veroniche e viola. Il doppio passaggio comporta sempre un aumento di produzione in quanto la coltura cerealicola si avvantaggia notevolmente della minore competizione delle malerbe e produce di più» (approfondisci: Eledura).
L’articolo proseguirà domani, con una sintesi delle possibilità per le diverse pratiche di diserbo autunnale: non selettivo in pre-semina, in pre-emergenza e in post-emergenza precoce. La selezione delle opzioni possibili è tratta dalle informative diffuse dai tecnici di ANB.
Fonte: ANB – Associazione Nazionale Bieticoltori
Autore: Azzurra Giorgio
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