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DISERBO IN PIU’ TEMPI

Prosegue l’analisi delle opportunità di diserbo nelle diverse fasi della coltivazione del frumento

Prosegue la nostra analisi delle possibilità di diserbo a partire dagli interventi autunnali (leggi la prima parte con il contributo del tecnico di Corteva Agriscience). Di seguito illustriamo una sintesi delle possibilità per le diverse pratiche di diserbo autunnale: non selettivo in pre-semina, in pre-emergenza e in post-emergenza precoce. La selezione delle opzioni possibili è tratta dalle informative diffuse dai tecnici di ANB.

Pre-semina

In questa fase, si pratica un diserbo non selettivo con erbicidi da dosare accuratamente, in base alle specie e allo stadio di sviluppo delle infestanti presenti in campo. ANB indica le sostanze attive non selettive disponibili: glifosate, glifosate + 2,4 D, piraflufen-etile (per quest’ultimo vi è autorizzazione eccezionale sui letti di semina dei cereali autunno vernini dall’1.09.2024 al 29.12.2024. E’ possibile applicare il prodotto in pre-semina o in pre-emergenza massimo fino a tre giorni dopo la semina, in una sola applicazione, eventualmente miscelato con glifosate per completare l’efficacia).

Pre-emergenza

Questo diserbo è efficace per controllare malerbe che nascono in autunno-inverno come alopecuro, loietto, poa, papavero, stellaria, matricaria, veronica, fumaria e crucifere; queste possono diventare molto competitive nei confronti del frumento per l’acqua e i nutrienti. ANB lo consiglia quando si hanno letti di semina ben preparati e il seme è ben coperto.

Indica, poi, i prodotti e i relativi principi attivi oggi disponibili sul mercato: “sono attualmente disponibili diserbanti a base di clortoluron, triallate, diflufenican, pendimetalin e prosulfocarb. Sono, inoltre, disponibili miscele di clortoluron+diflufenican, pendimetalin+diflufenican e prosulfocarb+diflufenican (in particolare contro lolium multiflorum e alopecurus myosuroroides)”.

Post-emergenza precoce

Questo intervento può essere effettuato da novembre a gennaio, allo stadio di 2-4 foglie vere, in seguito alla preventiva applicazione di glifosate. ANB suggerisce che è indicato quando la coltura è in buono stato vegetativo, in presenza di residui colturali e semine su sodo, oltre che nei casi di emergenze delle colture in precessione precosi e abbondanti (è il caso di colza, bietole da seme o orticole).

Indica, poi, i prodotti e i relativi principi attivi oggi disponibili sul mercato: “escludendo triallate, possono essere impiegate tutte le sostanze attive indicate in pre-emergenza, quali pendimetalin, da miscelare con clortoluron per completare e rafforzare l’attività su lolium e alopecuro. Possibili anche interventi con clortoluron+diflufenican, con diflufenican+flufenacet, miscele estemporanee diflufenican+prosulfocarb e la miscela a tre vie diflufenican+florasulam+iodosulfuron. E’ inoltre disponibile la nuova miscela prosulfocarb+diflufenican+halauxifen-metile+cloquintocet-mexyl”. ANB ricorda, poi, che bisogna sempre verificare preventivamente eventuali incompatibilità per la sensibilità di alcune cultivar verso specifici principi attivi; è il caso di alcune varietà di frumento tenero verso “clortoluron”.

Fonte: ANB – Associazione Nazionale Bieticoltori

Autore: Azzurra Giorgio

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