Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) ha rese note le modalità per la presentazione della domanda di sostegno per gli agricoltori che hanno stipulato le polizze agevolate per la campagna 2024. Gli agricoltori sono chiamati a presentare la domanda unica, di contributo e pagamento, entro il termine del 31 ottobre di quest’anno. Con il contributo di Francesco Martella, direttore del CESAR (Centro per lo Sviluppo Agricolo e Rurale, nella foto), vediamo in questo articolo quali sono le percentuali di contribuzione pubblica che ha previsto il Ministero e quali sono gli elementi fondamentali per la presentazione della domanda. Si tratta di aspetti tecnici importanti per le previsioni di cassa delle aziende agricole, oltre che per gli adempimenti operativi da assolvere.
Francesco Martella, cosa ha previsto il decreto del MASAF in sintesi?
«Con la pubblicazione dell’avviso pubblico da parte del MASAF, tutti coloro che hanno stipulato polizze agevolate per la campagna 2024 possono ora presentare la domanda di sostegno, finalizzata al rimborso parziale dei costi assicurativi. Da quest’anno la domanda è unica, comprendendo sia la richiesta del contributo sia la domanda di pagamento. Il termine ultimo per la presentazione è fissato al 31 ottobre 2025. Si raccomanda a tutti gli agricoltori assicurati nel 2024 di rivolgersi al proprio CAA per procedere con la domanda».
Quali sono le quote di contribuzione pubblica stabilite dal decreto, in base alle combinazioni di polizza?
«Il decreto stabilisce le percentuali di contribuzione pubblica in base alle diverse combinazioni assicurative, sottoscritte nella campagna 2024:
- 55% per le combinazioni:
- A, l’insieme delle avversità catastrofali (alluvione, gelo, brina, siccità), di frequenza (grandine, eccesso di pioggia, eccesso di neve, venti forti) ed accessorie (colpo di sole, vento caldo e ondata di calore, sbalzi termici);
- B, insieme delle avversità catastrofali e almeno una delle avversità di frequenza e, eventualmente le avversità accessorie;
- C, almeno due avversità di frequenza, ed eventualmente le avversità accessorie;
- D, insieme delle avversità catastrofali;
- E, garanzia Index based alla quale si poteva aggiungere una delle combinazioni (A, B, C, D) relative alle avversità climatiche.
- 51% per:
- la combinazione C con solo due avversità;
- F, polizza monorischio per il rischio grandine.
Questi valori potranno essere incrementati fino al 70% per le combinazioni A, B, C (oltre due avversità), D ed E, e fino al 65% per la combinazione C (due avversità) e per la polizza monorischio (F), qualora siano disponibili ulteriori risorse.
Inoltre, il PGRA 2024 prevede meccanismi di salvaguardia, applicabili ai nuovi assicurati (intesi come “CUAA e superfici” non presenti nel database delle polizze agevolate degli ultimi cinque anni). In particolare:
- per le combinazioni A, B, D ed E: se la spesa ammessa è inferiore al 90% del premio assicurativo effettivamente pagato, essa viene incrementata al 90%.
- per la combinazione C (oltre due avversità): se la spesa ammessa è inferiore all’85% del premio, viene portata all’85%.
- per la combinazione C (due avversità) e per la polizza monorischio (F): il parametro di salvaguardia è fissato al 75%».
Quali elementi fondamentali devono tenere presenti gli agricoltori per la presentazione della domanda?
«In primo luogo, c’è la compilazione del PIGR. La domanda di sostegno e pagamento deve essere accompagnata dalla corretta compilazione del Piano Individuale di Gestione del Rischio (PIGR). I dati indicati nel certificato di assicurazione devono corrispondere a quelli riportati nel PIGR, che a sua volta fa riferimento al Piano colturale presente nel Fascicolo Aziendale. Vista la situazione di emergenza, il PGIR sono già precompilati: è pertanto necessario verificare la coerenza dei dati e apportare eventuali correzioni.
Poi, c’è il tema della superficie assicurata. Per accedere all’agevolazione, la copertura assicurativa deve includere l’intera superficie in produzione all’interno di un territorio comunale. Ad esempio, se un agricoltore ha assicurato il frumento duro, l’intera superficie destinata a tale coltura, come indicata nel Fascicolo Aziendale, deve essere riportata nel certificato di polizza».
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