L'analisi dei mercati del frumento
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DURO IN TENSIONE

Lievi apprezzamenti per duro a Bologna e Foggia: l’analisi dei listini di Milano, Foggia e Bologna

Come previsto di recente ai nostri microfoni da Mario Boggini (LEGGI), il mercato resta stabile in tutte le principali Borse per tenero. Lato frumento duro si registrano lievi apprezzamenti per tutte le voci a Bologna e +5 €/t per “fino” a Foggia, in un contesto di mercato teso.

TENSIONI TRA DOMANDA E OFFERTA PER DURO

Tali andamenti sembrano essere un primo effetto delle politiche messe in atto in seguito alle manifestazioni dei produttori di grano duro ma i problemi non sono ancora risolti. A livello nazionale, per il cereale da pasta il rapporto tra venditori e compratori è complesso in sala di contrattazione. L’offerta risulta essere minima ma la domanda fatica a concedere apprezzamenti marcati, forte della disponibilità di merce estera. In questo momento le coperture risultano essere per lo più di origine Ue, in particolare da Grecia e Francia, ed a breve arriverà il raccolto canadese, che si unirà alla già presente offerta Usa. Il grano quindi non mancherà per i trasformatori, per questo motivo poco intenzionati sia a spendere quanto richiesto dagli agricoltori per coprire i costi di produzione sia a partecipare alla sperimentazione della Commissione Unica Nazionale (LEGGI) per la definizione del prezzo “giusto”.

Nelle borse estere, intanto, i mercati sono stabili e privi di tensione. Come detto a coprire la domanda in Ue, nonostante il minor apporto dei produttori italiani, sono le origini greche e francesi. Sul piano mondiale l’elevata offerta nordamericana viene assorbita in parte dai compratori nordafricani, mantenendo il prezzo di riferimento invariato.

TENERO EQUILIBRATO

Per quanto riguarda il mercato nazionale del frumento tenero parliamo con Luca Merlini, mediatore di cereali lombardo:

«Le borse sono invariate su tutte le piazze di riferimento, essendo equilibrato il rapporto tra domanda ed offerta. Nell’areale di mia competenza, il bresciano, la produzione è stata quantitativamente ottima ma con scarsa qualità. Questo porta diverse partite di grano nazionale a non essere adatto per l’uso alimentare, finendo con l’essere usato per la zootecnia. Una dinamica che può intaccare il prezzo di vendita ma, essendo collegata anche all’andamento di altri cereali di uso zootecnico come il mais, non sempre porta a prezzi non remunerativi. Infatti, nonostante la maggior disponibilità di frumento “altri usi”, non sembra siano in vista deprezzamenti ed il prezzo di questa voce pare possa tenere. Nella zona emiliana, al contrario, c’è tanto prodotto con le caratteristiche adatte all’uso alimentare, permettendo ai trasformatori di avere il giusto quantitativo di merce nazionale e mantenendo le quotazioni invariate anche per le classi merceologiche più elevate.»

La stabilità nel prezzo del frumento tenero si registra anche nelle Borse estere, sia a livello europeo sia al di fuori del Vecchio Continente. I futures intanto restano intorno a 5 dollari per bushel, ai minimi dal 2020, a causa dell’eccesso di offerta globale e delle tensioni commerciali USA-Cina. La domanda è stabile, ma le scorte elevate frenano gli acquisti. Ulteriori freni ad una ripresa arrivano dalla Russia, che prevede una produzione record.

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