Torniamo a parlare del decreto del 23.12.2024, cosiddetto “Decreto Siccità”. Questo contiene le modalità di esecuzione del regolamento (UE) 2024/2675, allo scopo di fornire un sostegno finanziario di emergenza per le aziende agricole danneggiate da eventi climatici avversi. Pubblicato nel mese di gennaio, prevede l’erogazione di ristori ad aziende collocate in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia. L’obiettivo è compensare i danni subiti nel primo semestre nel 2024 a causa dell’eccezionale siccità. La nostra inchiesta sui pareri delle associazioni di agricoltori prosegue in Sicilia Qui abbiamo ascoltato le parole di Salvatore Massimino, produttore di grani autoctoni siciliani e presidente della sezione Agricoltura Biologica di Confagricoltura Catania. Il suo messaggio, oltre ai dubbi sull’entità dei sostegni e sui comuni ricompresi, è di fare presto, per consentire alle aziende siciliane di riprendersi il prima possibile.
«Non c’è soddisfazione»
Salvatore Massimino ci dichiara che gli agricoltori siciliani che rappresenta non possono ritenersi soddisfatti rispetto a quanto previsto nel decreto: «da parte nostra non c’è soddisfazione. La situazione in Sicilia è molto critica: si pensi che dai calcoli fatti dalla Regione Siciliana per i ristori previsti a livello regionale per la siccità che ha colpito le aziende cerealicole nella stagione 2023-2024, si erano identificati ben 390 comuni colpiti, dei quali il 60% con un calo di produzione dal 70 al 100%. Questo dato la dice lunga sulla gravità della situazione. Analizzando, però, le percentuali di danno evidenziate dall’ultimo decreto del Masaf ma soprattutto la lista dei comuni ivi inserita non riteniamo che sia stata data adeguata evidenza del problema che vivono le aziende siciliane».
Bisogna fare presto
Un rischio concreto che Massimino ci ricorda, poi, è che i contributi arrivino quando ormai le aziende non siano più attive: dopo un triennio molto difficile ed una stagione, l’ultima, disastrosa a causa della siccità, infatti, le aziende cerealicole siciliane sono al collasso. Con grandi difficoltà alcune aziende sono riuscite a sostenere le spese per l’avvio della stagione 24-25, altre hanno dovuto prendere la triste decisione di non seminare. Ci dichiara: «mi preme sottolineare che questi ristori dovrebbero arrivare con una certa tempestività, dal momento che le aziende colpite stanno fronteggiando le spese della nuova campagna sotto il peso degli ammanchi di quella precedente. Tanti hanno addirittura deciso di non seminare, anche perchè le condizioni meteorologiche, in alcune zone dell’areale catanese ad esempio, non sono state favorevoli almeno fino a dicembre, con precipitazioni poco significative».
E conclude: «ad ottobre 2024 sono state presentate le domande per i ristori previsti dalla Regione Siciliana con l’avviso pubblico del 30.09.2024, ristori da 66 a 132 euro/ ettaro per i produttori cerealicoli, in base al danno di produzione subito. Questi importi, che non sono ancora stati elargiti, se cumulati con i ristori del Decreto Siccità rappresenterebbero un sollievo per le aziende che hanno subito i maggiori danni, consentendo, infatti, di coprire quantomeno le spese vive della scorsa campagna».
Mancano tanti comuni danneggiati
Infine, un problema da chiarire celermente e prioritariamente è quello della lista dei comuni colpiti dalla siccità e, quindi, per i quali è prevista l’erogazione del sostegno stabilito dal Ministero. Salvatore Massimino ha verificato la selezione dei comuni, confrontandola con quelli indicati dalla Regione Siciliana con l’avviso prot 176526 del 30.09.2024 e ci dichiara: «ho verificato l’elenco dei comuni e ne mancano davvero tanti per la Regione Sicilia. Alcuni comuni considerati in lista rossa (ovvero che hanno subito un danno del 100%) nell’avviso pubblico della Regione Siciliana, non sono ricompresi nel decreto del 23-12-2024 prot. 675528 del Ministero.
Per fare un po’ di numeri, i comuni inseriti nell’avviso per la siccità della Regione Siciliana, ammontano ad un totale di 390. Di contro, invece, il decreto del Masaf 0675528 del 23.12.2024, che attinge dalla riserva di crisi della PAC, ha previsto appena 204 comuni siciliani. Circa 190 comuni non ricompresi e per i quali chiediamo urgenti ricalcoli in merito».
Leggi le dichiarazioni di un’altra associazione di agricoltori sul Decreto Siccità.
Autore: Azzurra Giorgio
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