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A ROVIGO LA FILIERA E’ CONNESSA

Visite alle prove varietali di frumenti e orzi organizzate da SATA e dai Periti Agrari

Bella giornata di visite in campo quella del 29 maggio a Rovigo, nei campi dell’azienda dell’Istituto Tecnico Agrario “Ottavio Munerati” di Sant’Apollinare (Rovigo). 30 varietà di frumenti teneri e duri e di orzi erano in vetrina nelle parcelle dedicate alle prove varietali, realizzate in collaborazione con SATA, con il Collegio dei Periti Agrari e dei Periti Agrari Laureati e con l’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Rovigo. Dopo un inizio di stagione difficile, a causa dell’andamento meteorologico, i tecnici sono speranzosi nei risultati del raccolto, in particolare per alcune varietà che stanno rispondendo bene.

Tanti gli operatori della filiera presenti: agricoltori, tecnici, mulini, ditte produttrici di mezzi tecnici e anche operatori specializzati interessati nelle paglie di frumento. La provincia di Rovigo si afferma sempre più come protagonista nella coltivazione dei cereali a paglia, nel Veneto e in Italia, nel nome di una filiera sempre più connessa.

Le foto della giornata sono in fondo all’articolo.

Operazioni colturali su frumenti e orzi in mostra a Rovigo

In apertura delle visite in campo, gli agronomi che lo hanno gestito hanno illustrato le tecniche colturali seguite nel corso della stagione. In particolare, la precessione per i frumenti è stato il mais, mentre per gli orzi è stata la soia. La preparazione dei terreni ha visto aratura, estirpatura e passaggio di erpice rotante; per gli orzi, con dissodatura e passaggio di erpice rotante. La semina in novembre si è svolta positivamente, con concimazione organo-minerale localizzata, di azoto e fosforo. L’inverno ha visto precipitazioni intense, cosiddette “bombe d’acqua”, e una generale assenza di freddo.

La scelta per la prima concimazione è caduta sull’urea, mentre in fioritura sul nitrato: la scelta dell’ultimo intervento di fertilizzazione azotata in forma nitrica ha avuto l’obiettivo di garantire un assorbimento rapido dell’elemento, per sostenere il tenore proteico. Gli agronomi hanno dichiarato che queste scelte sono sostenute dal fatto che le temperature non sono più così rigide, rispetto ai tempi passati. Infine, la dose di azoto distribuita è stata pari a quella massima consentita dalla Direttiva Nitrati.

Difesa dalle malattie particolarmente complessa

Un intervento di diserbo e fungicida si è svolto ad inizio aprile: a marzo, infatti, le continue piogge e le temperature miti facevano temere per la diffusione del mal del piede. A metà aprile i frumenti si presentavano particolarmente bassi a causa dell’andamento meteorologico che ha rallentato la crescita. Successivamente, le piante sono partite con uno sviluppo più regolare.

Nella fase della spigatura ci sono state piogge e temperature fresche, inferiori di 3-4 gradi rispetto allo scorso anno: le condizioni per la fusariosi erano presenti. La fioritura lunga, però, ha consentito di avere una finestra ampia per i trattamenti, nonostante le piogge mettessero i bastoni tra le ruote ai tecnici. Gli interventi di difesa, quindi, sono stati complessi e lunghi, con il risultato che in campo si notano alcuni sintomi di fusariosi, con disseccamenti delle spighe. Non sempre, infatti, si è riusciti a intervenire nel momento opportuno per tutte le varietà: la grande variabilità genetica, poi, determina risposte differenziate delle piante in campo.

Filiera connessa: si aspetta la mietitrebbia

Nel corso delle visite alle varietà, le ditte sementiere presenti hanno sottolineato alcuni elementi chiave per le varietà ideali per le esigenze dell’industria e, quindi, del cerealicoltore. Fondamentale è la produttività, collegata alla sanità della pianta che deve essere resistente alle malattie. Vincenti sono anche la precocità del ciclo e della maturazione della granella, in particolare per il cambiamento climatico. Spighe grandi, piene e sane, quindi, per campagne di successo e destinate ad essere distribuite in filiera.

Alessandro Costanzo, del Centro di Saggio SATA, ha commentato l’evento e l’andamento della stagione a Grano italiano: la giornata tecnica si è rivelata interessante, partecipata da tecnici, agricoltori, cooperative, soggetti della filiera, con tante varietà di tenero, duro e orzo. Gli spunti emersi sono stati tanti, in attesa di quanto rivelerà la mietitrebbia. L’agronomo del Centro di Saggio ha confermato che l’annata non è stata facilissima, a causa dell’autunno e dell’inverno piovosi, oltre ai ritorni di piogge in primavera. Alcune varietà rispondono bene, altre meno, mentre resta fondamentale la capacità dei tecnici nel coltivarle e difenderle.

Autore: Azzurra Giorgio

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