La Puglia è notoriamente uno dei più importanti granai d’Italia. Ma se da un lato l’ultima campagna di frumento ha confermato le qualità proteiche e organolettiche del frumento pugliese, dall’altro la carenza d’acqua in alcune delle zone più produttive hanno decretato una resa meno importante del previsto. A certificarlo anche Lorenzo Fabbretti, agrotecnico attivo nella regione.
«Ci sono state delle zone che hanno sofferto molto la siccità – spiega Fabbretti –, soprattutto in provincia di Foggia. Verso il mare soprattutto, dove c’è una zona in cui la riduzione è stata molto, molto forte. Si è arrivati anche a campi che non sono stati raccolti, perché non valeva neanche la pena di fare entrare le mietitrebbie».
Una resa sotto le aspettative a Foggia
E nella zona più colpita, Foggia appunto, le rese sono state al di sotto delle aspettative. «Parliamo di 10 o 15 quintali a ettaro», prosegue Fabbretti. Quantitativi che, allontanandosi dalle zone marittime intorno a Foggia, più colpite dalla siccità, crescono di varie misure. «Nelle altre zone c’è stata sempre una riduzione di rese, sempre per la siccità, voglio dire, le rese medie sono alzate un po’, diciamo che siamo sui 25-30 quintale ettaro» ci dice Fabbretti.
Foggia e la Puglia
La Puglia è il principale produttore italiano di grano duro in Italia. Con una superficie coltivata che, a seconda delle annate, oscilla tra i 300mila e i 360.000 ettari coltivati. Dai quali in media crescono circa 10 milioni di quintali ogni anno. Circa un quarto di tutto il grano duro prodotto nel nostro Paese. Le migliori varietà di grano duro selezionate che si coltivano nella zona, secondo Coldiretti Puglia, sono l’Emilio Lepido, il Furio Camillo, il Marco Aurelio, il Panoramix e il grano Maiorca.
Autore: Ivan Torneo
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