Prosegue l’intervista alla Dott.ssa Delfina Barabaschi del CREA di Fiorenzuola che ci racconta perchè il progetto WheatSecurity è così importante per il futuro del frumento (leggi la prima parte dell’articolo). La ricerca mira a dimostrare come l’ampliamento della base genetica della pianta può concretamente aiutare le coltivazioni di frumento, sottoposte a numerosi stress tra patogeni e variabilità meteorologica, nella crescente richiesta di maggiore cibo, di qualità migliore. Scopriamo insieme qual è l’oggetto di ricerca sul frumento e quali stress stanno studiando in dettaglio nella sede CREA di Fiorenzuola.
Dott.ssa Barabaschi, cosa puntate a comprendere meglio nella genetica e nel comportamento delle piante di frumento?
«Per raggiungere lo scopo del progetto noi ricercatori coinvolti dovremo ampliare la nostre conoscenze riguardo alle interazioni funzionali “Genotipo x Ambiente x Gestione” . Queste interazioni hanno notevoli effetti sulla resilienza delle colture allo stress, sulla risposta delle colture a una gestione più sostenibile, precisa e ottimizzata nonché sulla stabilità della resa e la qualità degli alimenti in condizioni climatiche mutevoli».
In particolare, cosa andrete ad osservare?
«Andremo a valutare le interazioni “Genotipo x Ambiente x Gestione” sia per il frumento tenero che per quello duro in tutta Europa, quantificando le relazioni eco-fisiologiche tra produttività, ambiente e:
i) impiego di azoto e biostimolanti, per promuoverne un utilizzo più efficiente
ii) siccità e pressione delle malattie, per migliorare la resilienza delle colture e la stabilità della resa
iii) diversità del microbioma, come misura della diversità e della salute dell’ecosistema
iv) qualità nutrizionale e di lavorazione, per migliorare la qualità degli alimenti».
Qui al CREA di Fiorenzuola, su cosa vi siete focalizzati sino ad oggi? Quali stress state testando?
«Nella nostra sede durante il primo anno ci siamo occupati di valutare in campo la resistenza/suscettibilità ad inoculi artificiali di Fusarium e Septoria di collezioni ampie di frumento duro e tenero. Si tratta di linee non iscritte, materiali genetici cosiddetti “di pre-breeding”, sui quali studiamo la genetica dei caratteri interessati in modo da capirne il funzionamento ed eventualmente sfruttarli in incroci. Stiamo ancora analizzando i risultati e dovremo ripetere la sperimentazione nuovamente nel 2025 per verificarne la veridicità.
Inoltre, in serra – quindi in condizioni controllate – abbiamo valutato la resistenza alla siccità di 9 varietà di frumento duro già in commercio, in condizioni di concimazione standard e subottimale, con aggiunta di biostimolanti. Per questa sperimentazione abbiamo impiegato una piattaforma di fenotipizzazione ad alto rendimento ed automatizzata. Stiamo ad oggi elaborando i dati raccolti per ottenere un quadro più completo sulla risposta della pianta a stress multipli».
Il sito del progetto WheatSecurity: https://www.suscrop.eu/call-information/4th-call/wheatsecurity
Foto di Delfina Barabaschi, CREA – Progetto WheatSecurity. Nella foto in alto, particolare di piante colpite dal complesso della septoriosi.
Autore: Azzurra Giorgio
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