grano duro
Home » GRANO DURO: DIMINUISCE LA SUPERFICIE COLTIVATA

GRANO DURO: DIMINUISCE LA SUPERFICIE COLTIVATA

Diminuiscono le coltivazioni di grano duro. Coldiretti lo aveva previsto

La campagna cerealicola di quest’anno si sta chiudendo positivamente ma preoccupa la riduzione delle superfici coltivate a grano duro.

L’allarme (già lanciato) di Coldiretti

Consorzi Agrari d’Italia (CAI) e Coldiretti in occasione della tappa di Poggio Renatico delle Giornate in Campo, evento dedicato ai cereali autunno-vernini, hanno tracciato un bilancio preoccupante sulla situazione del grano duro. Avvisaglie ce ne erano già state. In questo articolo di Azzurra Giorgio del 2 aprile, Emanuele Occhi, Responsabile del Settore Grandi Colture di Coldiretti, aveva già denunciato una possibile ritirata del grano duro, con stime di un calo del 6-7%, con regioni come la Puglia e la Sicilia a guidare questa tendenza. Aumento dei costi, mercati complessi e prezzi poco remunerativi le cause.

I dati aggiornati

Si segnala una contrazione media delle superfici coltivate a grano duro tra il 6% e l’8%, con punte fino a –10% al Sud e Isole. Per il grano tenero, le superfici coltivate risultano sostanzialmente stabili, con un leggero incremento. Le rese attese sono al di sotto della media storica, ma superiori a quelle della campagna 2023/2024, con una qualità attualmente giudicata buona (60-70 q.li/ha).

Complessivamente, le rese risultano in ripresa. Al Sud, in particolare in Sicilia e nelle aree interne della Puglia, si registrano produzioni medie di 40-45 q.li/ha, in netto miglioramento rispetto ai 15-20 q.li/ha dell’annata precedente. Nel Centro Italia si registrano rese stabili o in lieve crescita (50-60 q.li/ha), mentre al Nord la qualità si conferma elevata, nonostante quantità inferiori alla media (60-70 q.li/ha). Crescono le superfici coltivate a orzo e l’interesse verso cereali minori, come il farro.

«La campagna 2024/2025 presenta luci che ci confortano, ma anche ombre che preoccupano” – commenta Gianluca Lelli, Amministratore Delegato di Consorzi Agrari d’Italia –. Registriamo un ritorno a rese più soddisfacenti, grazie a condizioni climatiche favorevoli e una qualità che si conferma un punto di forza per l’intera filiera agroalimentare italiana. Tuttavia, non possiamo ignorare la forte contrazione delle superfici dedicate, ad esempio, al grano duro, probabilmente legata ai risultati deludenti della raccolta 2023/2024».

I contratti di filiera…

Lo strumento fondamentale per invertire la tendenza subita del grano duro è quello dei contratti di filiera. Lo è soprattutto in questa situazione geopolitica, considerate le fluttuazioni del mercato dell’import, sempre più presente in Italia per questo cereale.

A oggi, i contratti attivi promossi da Consorzi Agrari d’Italia includono 20 diverse produzioni, di cui 10 relative al frumento. Il frumento rappresenta oltre il 50% del volume totale ritirato da CAI, per un totale di circa 407 mila tonnellate.

Proprio per rafforzare questo impegno, CAI ha recentemente lanciato l’iniziativa “Cereale Sicuro”, un’offerta innovativa pensata per valorizzare il lavoro degli agricoltori italiani. «”Cereale Sicuro” – spiega Lelli – garantisce il collocamento del prodotto a fine raccolto a chi ha scelto di sottoscrivere un accordo di conferimento per la stagione 2025 con CAI. Questo consente agli agricoltori di assicurarsi, fin dall’inizio della semina, un compratore certo. Gli aderenti hanno accesso prioritario ai contratti di filiera, con la possibilità di fissare in anticipo il prezzo di ritiro, offrendo così certezze e trasparenza sin dalla firma».

… e i contratti di produzione

Accanto ai contratti di filiera, CAI lancia quelli di produzione. Consentiranno agli agricoltori di fissare il valore delle produzioni prima della semina o nel corso dell’annata agraria, senza dover attendere la consegna del prodotto. «Grazie a questi contratti – continua Lelli – l’imprenditore può cogliere congiunture di mercato favorevoli in ogni fase del ciclo colturale».

Per ora, l’adesione ha raggiunto picchi del 30% del grano tenero ritirato.

 

Autore: Rachele Callegari

Puoi seguirci anche sui social, siamo su Facebook e Instagram 

Rachele Callegari

Iscriviti alla nostra Newsletter e al servizio Whatsapp!

Cliccando "Accetto le condizioni" verrà conferito il consenso al trattamento dei dati di cui all’informativa privacy ex art. 13 GDPR.

Informativa sulla Privacy

Informativa sulla Privacy - WhatsApp

* Campo obbligatorio