E’ tempo di riprendere in mano i suggerimenti ufficiali per la lotta alle Micotossine nel frumento: tra concimazioni, diserbi e trattamenti fungicidi, è sempre bene tenere a mente le modalità migliori di azione per ridurre le contaminazioni e scongiurare il deprezzamento della granella. Il documento di riferimento è quello delle linee guida pubblicate dal Ministero e redatte negli scorsi anni dal gruppo di lavoro guidato dal Prof. Amedeo Reyneri, dell’Università degli Studi di Torino in stretta collaborazione con il CREA nelle persone della Dott.sa Sabrina Locatelli e della Dott.sa Patrizia Vaccino.
Le pratiche per un grano sano
Vediamo qui di seguito quali sono le pratiche più rilevanti consigliate dalle linee guida per la lotta alle Micotossine nel frumento; il documento integrale è disponibile sul sito del MASAF (Ministero dell’Agricoltura, la Sovranità Alimentare e le Foreste) a questo link: https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/17783
Diserbi
Controllo delle infestanti: efficacia significativa nel controllo della contaminazione
Perchè agire: le malerbe competono con la coltura per gli elementi nutritivi, l’acqua e la luce aumentando la probabilità e l’entità degli stress e creano un microambiente favorevole allo sviluppo di inoculo e alla crescita delle muffe tossigene.
Come agire: Eseguire un accurato e tempestivo diserbo in pre o post-emergenza o applicare tecniche di lotta meccanica mediante passaggi ripetuti di strigliatura. In ogni condizione rispettare le indicazioni del PAN.
Concimazioni
Fertilizzazione azotata: efficacia significativa nel controllo della contaminazione
Perchè agire: le carenze di nutrizione azotata causano sviluppo stentato della coltura predisponendola agli attacchi dei funghi tossigeni; tali carenze si manifestano con un calo delle rese e proporzionale aumento della concentrazione di tossine. Viceversa, gli eccessi provocano un maggior rischio di allettamento e maturazioni più tardive con effetti favorevoli allo sviluppo delle muffe tossigene.
Come agire: Apportare quantitativi di azoto equilibrati e correttamente frazionati. Impostare un piano di concimazione coerente con la varietà e l’ambiente
Trattamenti
Trattamenti fungicidi per la difesa della foglia: efficacia significativa nel controllo della contaminazione
Perchè agire: attacchi di oidio, ruggini o septoria possono causare ricadute marginali sulla fusariosi della spiga. L’applicazione di fungicidi dall’accestimento alla foglia a bandiera non influenza in modo significativo la fusariosi della spiga e l’accumulo di DON e T2-HT2. Viceversa, l’applicazione di fungicidi della classe delle strobilurine e SDHI applicati dalla spigatura possono favorire la proliferazione di muffe del genere Fusarium.
Come agire: a partire dalla spigatura, non applicare fungicidi della classe delle strobilurine o SDHI senza un’opportuna miscelazione con fungicidi ad azione fusaricida. In ogni condizione rispettare le indicazioni del PAN.
Trattamenti fungicidi per la difesa della spiga: efficacia molto elevata nel controllo della contaminazione
Perchè agire: l’impiego di sostanze attive che inibiscono la crescita dei funghi tossigeni è efficace quando difendono la spiga durante la fioritura, nel momento in cui l’inoculo può penetrare nell’infiorescenza e successivamente colonizzare la cariosside.
Come agire: Applicare fungicidi attivi su Fusarium dalla fine della spigatura alla piena fioritura. L’applicazione in quegli stadi di fungicidi non attivi contro le specie del genere Fusarium può aumentare l’accumulo di DON e T2-HT2. In agricoltura biologica applicare fungicidi rameici. Applicare il fungicida con elevati volumi d’acqua (400 L/ha) ad almeno 12 ore dall’evento infettante (pioggia, nebbie o rugiade prolungate). In ogni condizione rispettare le indicazioni del PAN.
Trattamenti con biocompetitori per la difesa della spiga: efficacia significativa nel controllo della contaminazione.
Perchè agire: applicazioni che diffondono l’inoculo di funghi (Trichoderma spp., Pythium oligandrum) non patogeni e non tossigeni possono competere per la nicchia ecologica occupata da funghi patogeni, tra cui quelli tossigeni del genere Fusarium.
Come agire: Applicare prodotti a base di Trichoderma spp. o Pythium oligandrum tra gli stadi di fine accestimento alla levata, possibilmente in 2 distribuzioni successive
Fonte: “Linee guida per il controllo delle micotossine nella granella di mais e frumento tenero e duro (LG)”, tabella a pagina 35 – Mipaaf 2021
Autore: Azzurra Giorgio
Leggi anche: MICOTOSSINE ADDIO
Puoi seguirci anche sui social, siamo su Facebook, Instagram e Linkedin