Dal 19 Novembre il Consorzio di bonifica della Sardegna Centrale permette solo il prelievo d’acqua per l’abbeveraggio del bestiame e la pulizia delle stalle per le aziende del bacino Maccheronis; abbandonati al loro destino i campi di grano dei comuni di Posada, Siniscola, Budoni, Torpè e San Teodoro. L’invaso di Maccheronis è quasi vuoto: al 14 Novembre registrava appena 0,969 milioni di metri cubi d’acqua (a fronte degli oltre 22 milioni di capacità). agrume autoctono, unico in Italia). «L’eventualità di ripiombare nell’incubo dell’estate 2024 era prevedibile, perché ora il clima ha preso questa piega e non sta facendo sconti, come testimonia settimanalmente il nostro Osservatorio sulle Risorse Idriche» commenta Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI.
«Ciò, che invece sconcerta è una generalizzata assenza di pianificazione ad iniziare dalle proposte, che sono state messe in campo, ad ogni livello, dai Consorzi di bonifica ed irrigazione: dalla interconnessione tra bacini al monitoraggio delle falde fino al recupero delle acque reflue ed alla realizzazione di nuovi invasi come quello di Abba Luchente, che con Maccheronis permetta una conservazione almeno biennale della risorsa idrica» evidenzia Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI.



