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IL VENETO STANZIA 300.000 EURO PER I FONDI MUTUALISTICI

Dal Veneto due stanziamenti per sostenere gli agricoltori

La Giunta regionale del Veneto ha stanziato per l’anno in corso 300.000 euro per incrementare i fondi mutualistici privati. Serviranno agli agricoltori per far fronte ai danni da avversità climatiche e fitosanitarie.

Cosa sono i fondi mutualistici

I fondi mutualistici sono strumenti che consentono di erogare compensazioni economiche in caso di perdite di produzione maggiore del 20%. Le perdite possono essere causate da eventi climatici avversi, fitopatie, infestazioni parassitarie e malattie degli animali. Sono costituiti su iniziativa diretta degli imprenditori agricoli associati in varie forme e si basano sul principio dell’aiuto vicendevole e delle prestazioni reciproche. Sono due gli elementi fondamentali dei fondi mutualistici. La raccolta finanziaria derivata dalla adesione degli agricoltori e la corresponsione di risarcimento per i danni patiti dai soci secondo le regole definite dal fondo stesso.

Due stanziamenti per il 2025: il primo

L’effetto dei cambiamenti climatici sui cicli di riproduzione degli insetti, sulla virulenza dei patogeni nelle colture da reddito del territorio Veneto e la revoca di numerose sostanze attive impiegate nella difesa fitosanitaria, costringono i comparti produttivi ad adottare nuove strategie di lotta.

Per incrementare i fondi mutualistici, la Regione ha stanziato 300.000 euro per le imprese associate che hanno subito danni da avversità nel 2024. Lo ha annunciato l’assessore regionale all’Agricoltura Federico Caner: «Un segnale in continuità con quanto già fatto nei tre anni precedenti per sostenere questi strumenti di gestione del rischio, che possono aiutare gli imprenditori ad indennizzare i danni ai raccolti».

Spiega Lucio Della Bianca, direttore area Competitività imprese agricole della Direzione Agroalimentare di Regione Veneto. «Gli agricoltori che aderiscono ai fondi mutualistici hanno la facoltà di aggiungere un contributo minimale di solidarietà. Questo viene attivato in aggiunta rispetto a quelli che sono i ristori previsti della copertura assicurativa. Servono nel caso si manifestino determinate situazioni legate soprattutto a fitopatie, infestazioni parassitarie, avversità atmosferiche. A questa disponibilità può contribuire lo Stato o la Regione, come in questo caso.

Due stanziamenti per il 2025: il secondo

«Ma al di là di questo contributo ai fondi mutualistici, dobbiamo guardare oltre il contingente e mettere in campo tutte le migliori energie tecniche e scientifiche di cui dispone la Regione per dare agli agricoltori la possibilità di difendere le proprie produzioni – conclude Caner –. Abbiamo perciò stanziato 400.000 euro per finanziare una serie di attività sperimentali da parte del Servizio Fitosanitario regionale in collaborazione con Veneto Agricoltura e l’Università di Padova, inerenti la difesa della vite, dei fruttiferi, delle colture ortive e la limitazione della diffusione della cimice asiatica».

I fondi stanziati serviranno a individuare e testare delle strategie di difesa integrata innovative da mettere a disposizione dei produttori e delle loro associazioni. «L’obiettivo non è quello di andare a compensare, ma di prevenire e trovare metodi alternativi di lotta contro determinate patologie. Motivo di tutto è che ci stiamo rendendo conto che i cambiamenti climatici stanno creando problematiche emergenti sono sempre più impattanti sulle culture» conclude Della Bianca.

 

 

Autore: Rachele Callegari

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Rachele Callegari

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