L'analisi dei mercati del frumento
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TRA INCERTEZZA E TIMIDI RIALZI

lievi apprezzamenti e molte incognite: l’analisi dei listini di Milano e Bologna

Piccoli passi avanti nel mercato del frumento tenero nazionale ed estero. Per duro i valori espressi per le diverse classi merceologiche restano fermi come avvenuto la scorsa settimana (leggi), nell’attesa di superare l’incertezza relativa all’andamento del mercato globale.

INCERTEZZE DAL NORD AMERICA, IL DURO RESTA STABILE

La stabilità del mercato del grano duro è evidente in quasi tutte le sale di contrattazione della Penisola, con scambi ridotti ai minimi. Lo stesso vale a livello UE, mentre nei contesti extra-comunitari si osserva incertezza e volatilità. Attualmente, il Nord America è il punto cruciale, con incertezze riguardo alla quantità e qualità dei prossimi raccolti. In Canada, si rischia di non raggiungere i 6 milioni di tonnellate previste e di avere una qualità inferiore a causa di siccità e caldo. In questo scenario, i listini canadesi mostrano andamenti opposti: in aumento a Toronto e in calo nel Saskatchewan. Anche negli Stati Uniti cresce l’incertezza, con i prezzi del mercato fisico stabili e le quotazioni del Future Durum in aumento.

In caso di carenze produttive, i trasformatori potrebbero ricorrere ai prodotti russi e turchi per compensare la mancanza di produzione nazionale. Tuttavia, questa provenienza potrebbe causare ribassi nei listini, preoccupando gli agricoltori, già insoddisfatti dai prezzi attuali (leggi la testimonianza di Chiara Dossi). I recenti dati di Anacer confermano l’influenza ribassista della merce importata, Nel primo semestre del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023 si è registrato un calo del valore del 10,7%, nonostante un aumento dei quantitativi importati del 9,6%.

TENERO IN LEGGERO RIALZO IN UE

Per il frumento tenero i dati si mostrano ancor più impietosi con un  calo del 4,8% nel valore importato a fronte di quantitativi in crescita del 27,5%. L’effetto di questi numeri si è visto negli scorsi mesi ma oggi il contesto di mercato appare più positivo, come testimoniato dai rialzi diffusi, seppur lievi, a livello nazionale e comunitario. Questi risultano più mercati per le classi inferiori, a causa di una minor disponibilità in questa fase. Nel complesso la domanda resta stabile e l’offerta adeguata. In Europa, i mercati sono influenzati dalla bassa domanda dai porti e dalle previsioni di minore produzione nella regione del Mar Nero. Questo causa passi avanti nelle quotazioni sia nei listini nostrani riferiti al prodotto comunitario sia nei listini francesi, mercato di riferimento in Ue. I futures a Parigi per dicembre sono sui 220 €/t.

A livello globale, i prezzi del grano duro sono influenzati dai dati Usda, rimasti sostanzialmente invariati nonostante le incertezze riguardanti le produzioni russe e ucraine. Questi timori probabilmente stanno influenzando i mercati a termine, con plusvalenze per tutte le scadenze ancora in essere alla borsa di Chicago.

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