La Rete nazionale frumento duro, coordinata dal CREA-CI di Foggia e realizzata in collaborazione con diverse istituzioni pubbliche e private (Tabella A), anche quest’anno ha messo a disposizione dei cerealicoltori dati fondamentali per orientare le scelte varietali. Nella stagione 2024-25 sono state valutate 41 varietà (Tabella 1) distribuite in 31 campi sperimentali dislocati in 14 regioni, coprendo i principali areali cerealicoli italiani. Delle 41 varietà complessivamente testate, 18 erano presenti in tutti i campi, ad eccezione della Sardegna; 12 varietà erano specifiche del macro-areale Centro-Nord; 11 varietà erano caratteristiche del macro-areale Sud-Isole.
Le prove hanno incluso 7 nuove cultivar al primo anno di valutazione:
- Calvino, Chienti e Socrate: testate in tutti i 31 campi della Rete
- Caracalla e RGT Imprimatur: valutate nei 16 campi del macro-areale Sud-Isole
- Cataldo e LG Naudaris: saggiate nei 15 campi del macro-areale Centro-Nord
Inoltre, è stata inclusa la varietà Bourbon, introdotta nella Rete nell’anno precedente nell’areale Sud-Isole. Nel macro-areale Centro-Nord sono state valutate 30 varietà, mentre nel macro-areale Sud-Isole ne sono state testate 29.
Andamento climatico della stagione 2024-25
L’annata è stata caratterizzata da una forte variabilità climatica. L’autunno ha mostrato un netto contrasto tra il Centro-Nord, dove le piogge abbondanti hanno ritardato le semine, e il Sud, penalizzato da siccità prolungata. L’inverno, ancora una volta tra i più caldi di sempre, ha accelerato lo sviluppo delle colture, mentre la primavera si è distinta per precipitazioni concentrate soprattutto al Nord e sul versante tirrenico. A giugno si è verificata un’ondata di caldo e siccità eccezionale, che ha inciso sulla fase finale di maturazione.
Tabella 1
Tabella A
Autori: Pasquale De Vita, Ivano Pecorella, Fabio Fania, Patrizio Spadanuda e Nicola Pecchioni – CREA Centro di Ricerca Cerealicoltura e colture Industriali, Foggia
Foto di Patrizio Spadanuda, CREA
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