I frumenti sono le specie coltivate con il maggior numero di varietà coltivate, selezionate e iscritte nei diversi registri; questo consente di orientare la scelta considerando diverse caratteristiche in relazione alle finalità principali e alle condizioni pedoclimatiche del caso.
La produttività ha sempre avuto un ruolo chiave per la scelta delle varietà da seminare, affiancata dalla riduzione della taglia, la maggiore precocità e la resistenza alle ruggini; più di recente hanno assunto rilevanza il contenuto proteico e in glutine, la resistenza al complesso della septoriosi e alla fusariosi della spiga. Alcune varietà richieste dal mercato si sono diffuse nell’ottica di valorizzazione della biodiversità, prevalentemente coltivate in biologico, ovvero cultivar precedenti al miglioramento genetico per incrocio.
Più in particolare, per il frumento tenero la scelta varietale considera in primo luogo la classificazione delle varietà che si basa sul contenuto proteico o in glutine della cariosside, elemento che determina le tipologie di frumenti biscottieri, panificabili, panificabili superiori e di forza.
Per il frumento duro si distingue una qualità “molitoria”, legata alla resa in semola, e una qualità “tecnologica”, legata al contenuto proteico, qualità del glutine e colore della semola.
Ricordiamo che le caratteristiche pedoclimatiche, l’ambiente e le tecniche di coltivazione hanno un ruolo rilevante accanto alle caratteristiche genetiche delle varietà.
Caratteri di scelta varietale
In sintesi, i caratteri di scelta varietale principali per il frumento sono:
- Tipologia qualitativa
- Produttività, espressione dei 3 fattori di produzione (peso della cariosside, numero di cariossidi per spiga, densità di spighe)
- Precocità
- Tolleranza alle alte temperature
- Resistenza agli attacchi fungini
- Sanità della granella
- Resistenza all’allettamento
- Tolleranza al freddo
Ricordiamo la rilevanza delle indicazioni per la scelta varietale offerte dalla rete di confronto varietale sul frumento tenero e duro coordinata dal CREA.
Fonte: Coltivazioni erbacee, Vol. 1 – Cereali e colture industriali, a cura di G. Mosca e A. Reyneri, Edagricole, 2023.