L'importanza dell'azoto per ottenere un ottimo grano tenero. Scelte mirate di concimazione possono influire sulla qualità delle farine.
Home » L’AZOTO PER IL MIGLIOR GRANO TENERO

L’AZOTO PER IL MIGLIOR GRANO TENERO

Ogni destinazione d’uso vuole la sua strategia

La granella ha bisogno di diverse strategie di concimazione a seconda della destinazione d’uso, quindi della qualità delle farine. Per ogni obiettivo di produzione servono scelte specifiche in particolare sul quantitativo di azoto da distribuire, il numero e l’epoca degli interventi di concimazione, oltre che sulla tipologia di concime da impiegare. Ne abbiamo parlato poche settimane fa: in questo articolo vediamo maggiori dettagli sul grano tenero, con l’aiuto del Prof. Massimo Blandino (Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università degli Studi di Torino) e della Dott.ssa Patrizia Vaccino (responsabile della sede del CREA di Vercelli).

Frumento biscottiero

Patrizia Vaccino ci ricorda che «il frumento biscottiero richiesto dall’industria molitoria deve possedere un ridotto contenuto proteico (< 11%), una bassa forza (W < 110) e una contenuta tenacità dell’impasto (P/L < 0,5)».

La qualità richiesta per questo tipo di frumento può essere difficile da ottenere, soprattutto se si vuole massimizzare la produzione con fertilizzazioni adeguate, occorre quindi gestire correttamente le modalità di intervento, ad esempio la concimazione azotata deve avvenire non oltre la prima parte della fase di levata delle piante. Come già dimostrato dal gruppo di ricerca del Prof. Blandino (1) negli anni passati, si può effettuare il primo intervento nelle ultime fasi dell’accestimento per una quota di azoto di circa il 40-50% della dose necessaria a tutto il ciclo (a seconda delle condizioni climatiche e fisiologiche della coltura).La distribuzione della quota rimanente, però, non deve essere ritardata di troppo, per evitare di rendere disponibile quel quantitativo a ridosso della fioritura: questo, infatti, influenza in negativo il contenuto proteico della granella. La probabilità di raggiungere determinati livelli qualitativi, dunque, si differenzia tra le diverse modalità di gestione della fertilizzazione. Il gruppo di ricerca del Prof. Blandino (2) ha realizzato uno studio che ha messo a confronto 3 campagne agrarie, evidenziando come il frazionamento della concimazione, con una ripartizione equa della dose quantità di elemento nutritivo tra la ripresa vegetativa e l’inizio della levata, permetta di raggiungere i requisiti di forza e stabilità della farine nel 62 e 89% dei casi rispettivamente.

I risultati delle strategie più significative sono presentanti nella tabella che segue (Blandino et al., 2015):

(1) I valori riportati si riferiscono ai kg di N/ha distribuiti come nitrato ammonico (B1-B3) o un concime a lenta cessione (Tesi B4). (2) Ottenuto dalle analisi alveografi che. (3) Ottenuto dalle analisi farinografi che. (4) Percentuale dei campioni sul totale di quelli analizzati, che hanno raggiunto il livello indicato per ciascun parametro qualitativo. Valori nella stessa colonna seguiti dalla stessa lettera non sono signifi cativamente differenti (test SNK, P(F) < 0,05). I valori riportati nella tabella si riferiscono alla media di 3 anni di sperimentazione, 3 località e 2 varietà.

Lento rilascio

I concimi a lento rilascio possono assumere interesse in questo contesto: l’utilizzo di questi prodotti può semplificare le operazioni colturali (un unico momento di concimazione anticipato) senza interrompere l’apporto di elementi nutritivi alla coltura ed evitando che l’azoto si renda prontamente disponibile in una fase tardiva.

Frumenti di forza e panificabili superiori

Patrizia Vaccino ci ricorda che «i frumenti panificabili, in accordo all’Indice Sintetico di Qualità, dovrebbero avere contenuto proteico superiore al 10% (sulla sostanza secca), P/L compreso tra 0,5 e 0,7 e W maggiore di 170 (J 10-4), mentre per quelli di forza sono richiesti P/L compreso tra 0,7 e 1,2 e W maggiore di 300 (J 10-4). Nel caso dei frumenti di forza, poi, il contenuto proteico deve essere superiore al 12,5%».

In questo caso sono da valorizzare gli interventi di concimazione azotata nelle ultime fasi del ciclo colturale: è bene ricordare, però, che andamento climatico, tipologia e fertilità dei suoli influenzano in maniera determinante le condizioni in cui avviene la maturazione, come dimostrato dal gruppo di ricerca del Prof. Blandino (3). E’ quindi necessario che in queste fasi la pianta sia ancora attiva dal punto di vista fisiologico per garantire adeguati livelli di assorbimento, traslocazione e accumulo di proteine nella granella. Allo stesso tempo e per gli stessi motivi, la foglia bandiera deve essere mantenuta esente da attacchi fungini con adeguati programmi di difesa.

Per le farine di forza, diverse esperienze del gruppo dell’Università di Torino (4) hanno evidenziato come l’apporto di 30-50 unità di azoto tra botticella e spigatura incrementi la frequenza di raggiungimento dei parametri tecnologici richiesti. Inoltre, con la distribuzione tardiva dell’azoto i livelli qualitativi di proteine e W vengono rispettati nel 59% e 100% delle condizioni produttive confrontate negli studi; consentendo anche una maggiore omogeneità qualitativa dei lotti (5).

Concime fogliare

Infine, l’impiego di un concime fogliare in fioritura (in sostituzione dell’intervento di concimazione granulare al suolo) ha dato maggiori vantaggi negli ambienti più freschi, caratterizzati da uno stay green più prolungato durante la maturazione, sebbene porti a miglioramenti qualitativi inferiori alla concimazione granulare al suolo.

Autore: Azzurra Giorgio

(1) Blandino et al., 2013
(2) Blandino et al., 2015
(3) Blandino et al., 2011
(4) Blandino et al., 2015
(5) Blandino et al., 2016

Puoi seguirci anche sui social, siamo su Facebook e Instagram

Iscriviti alla nostra Newsletter e al servizio Whatsapp!

Cliccando "Accetto le condizioni" verrà conferito il consenso al trattamento dei dati di cui all’informativa privacy ex art. 13 GDPR.

Informativa sulla Privacy

Informativa sulla Privacy - WhatsApp

* Campo obbligatorio