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LEGGE EUROPEA SUI SUOLI

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Il Parlamento europeo ha approvato, con 336 voti favorevoli, 242 contrari e 33 astensioni, la sua posizione sulla proposta presentata dalla Commissione riguardante una legge sul monitoraggio del suolo. Si tratta di un importante atto legislativo dell’UE dedicato alla tutela del suolo. I deputati sostengono l’obiettivo generale di raggiungere suoli sani entro il 2050 e la necessità di una definizione armonizzata di salute del suolo, insieme a un quadro di monitoraggio. La nuova legge imporrà ai paesi dell’UE di monitorare e valutare lo stato di salute di tutti i suoli nel loro territorio. Le autorità nazionali potranno applicare i descrittori che meglio illustrano le caratteristiche di ciascun tipo di suolo a livello nazionale.

Legge sui suoli: 5 livelli di valutazione

I deputati propongono una classificazione a cinque livelli per valutare la salute del suolo: stato ecologico elevato, buono, moderato, suoli degradati e criticamente degradati. I suoli con uno stato ecologico buono o elevato sarebbero considerati sani. Dopo il voto, il relatore Martin HOJSÍK (Renew, SK) ha dichiarato: «Siamo finalmente vicini al raggiungimento di un quadro comune europeo per proteggere i nostri suoli dal degrado. Senza suoli sani, non ci sarà vita su questo pianeta. Il sostentamento degli agricoltori e il cibo sulla nostra tavola dipendono da questa risorsa non rinnovabile. Ecco perché è nostra responsabilità adottare il primo atto legislativo a livello europeo per monitorare e migliorare la salute del suolo».

2,8 milioni di siti potenzialmente contaminati

Secondo la Commissione, ci sono circa 2,8 milioni di siti potenzialmente contaminati nell’UE. I deputati sostengono l’obbligo di stilare un elenco pubblico di tali siti in tutti i paesi dell’UE entro quattro anni dall’entrata in vigore di questa direttiva. I paesi dell’UE dovranno inoltre indagare, valutare e ripulire i siti contaminati per arginare i rischi inaccettabili per la salute umana e l’ambiente dovuti alla contaminazione del suolo. I costi dovranno essere coperti da chi inquina, in linea con il principio “chi inquina paga”. Il dossier sarà seguito dal nuovo Parlamento dopo le elezioni europee del 6-9 giugno.

Autore: CIA

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