Andrea Pettinari, della Società Agricola Costa, gestisce un’azienda di circa 600 ha nella provincia di Macerata. Nella stagione 2024-25 ha seminato 280 ettari a frumento duro, confermando le superfici delle annate precedenti, inquadrate all’interno di un piano di rotazione. Il cerealicoltore ha raccontato a Grano italiano i risultati dell’annata che ha offerto produzioni record, raggiungendo la media aziendale di 71 quintali/ ettaro.
Rese record
In tutta la regione Marche nell’annata 2024-25 le superfici a grano duro, come ci dice Andrea Pettinari, sono aumentate rispetto all’anno precedente. L’andamento meteorologico è stato positivo, con le piogge che hanno dato preoccupazioni solo nei mesi di aprile e maggio, quando si sono fatte più intense. Nonostante ciò, le rese del cerealicoltore sono state molto alte, toccando la media di 71 quintali/ettaro, in crescita rispetto agli anni scorsi. Questo, pur in un contesto di terreni non omogenei, che includono anche aree meno produttive come quelle collinari. Con rese così elevate, la qualità aziendale è stata comunque discretamente buona, sicuramente adeguata per il mercato di destinazione dell’azienda: le proteine non sono scese, infatti, al di sotto dell’12,5% e si sono registrati nel complesso valori di medi di 13,5%, con pesi specifici non al di sotto di 83.
Nonostante le piogge primaverili, nei terreni di Società Agricola Costa si è riusciti ad entrare in campo per effettuare le ultime concimazioni e gli interventi antiparassitari che si sono rivelati determinati per i risultati ottenuti. Maggiori difficoltà si sono avute per i diserbi di marzo, in quanto le temperature basse e le frequenti brinate hanno ridotto l’efficacia degli interventi. In alcune zone, fortunatamente molto limitate, si sono avute reinfestazioni di malerbe che hanno causato importanti danni alle rese aziendali.
Microrganismi per l’azoto
Il cerealicoltore ci racconta che nel corso della stagione ha prestato particolare attenzione a non far andare in stress la coltura. Ad esempio, anche quest’anno ha distribuito, in copertura, microrganismi benefici utili a supportare e stabilizzare l’assorbimento dell’azoto. La distribuzione è avvenuta a marzo, in concomitanza con le operazioni di diserbo. I prodotti impiegati da Società Agricola Costa sono a base di Azotobacter salinestris, un ceppo che aiuta la pianta a fissare l’azoto atmosferico e della rizosfera quando l’assorbimento dell’elemento nel terreno è limitato. Questo può capitare, ad esempio, quando è piovuto troppo o troppo poco: con il supporto dei microrganismi, il frumento riesce a mettere in sicurezza anche 30-35 unità di azoto in più.
Anche in questa stagione, il cerealicoltore ha adoperato prodotti biostimolanti in fase di spigatura, quando la coltura era in stress per le temperature particolarmente basse. In questo caso, la distribuzione è avvenuta insieme a quella dei prodotti fungicidi.
Chiudiamo la chiacchierata con Andrea Pettinari con la sua visione dei prossimi anni riguardo alla coltivazione del frumento duro: “le minacce più grandi che vedo nel futuro” ci dice, “sono, da un lato il mercato ribassista per i nostri prodotti, dall’altro gli eventi climatici estremi che si stanno facendo sempre più frequenti”.
Autore: Azzurra Giorgio
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