Prosegue il nostro viaggio attraverso le regioni italiane, seguendo gli agricoltori nelle operazioni di trebbiatura e valutazione del raccolto. Dopo aver visitato la Sicilia e raccolto una testimonianza per nulla positiva (leggi l’articolo), ci spostiamo nel Centro Italia, in Molise. Anche questa è una regione storicamente vocata alla produzione di grano duro: qui l’andamento metereologico non è stato così negativo come nel Sud Italia, con le piogge che hanno aiutato le piante a riempire le cariossidi e una granella che risulta di buona qualità. Abbiamo intervistato Giulio Primiani, cerealicoltore della provincia di Campobasso, che ci ha offerto la sua testimonianza e ha condiviso le bellissime foto del suo raccolto.
A che punto siete con il raccolto nella sua zona?
La raccolta del grano duro nella prima collina molisana, zona Ururi, va spedita e tra pochi giorni volge al termine (accanto una foto del raccolto).In questa parte del Molise la siccità non ha colpito come in altre regioni meridionali (Puglia, Basilicata, Sicilia), anche se i campi nel periodo della spigatura erano in sofferenza. La pioggia, però, è stata tanto abbondante da far sì che il grano portasse a termine il riempimento delle cariossidi.
Che risultati sta riscontrando?
Il grano in questa annata agraria è di ottima qualità, con pesi specifici superiori ad 80 e rese ad ettaro di circa 4,5 tonnellate. Questo dato, però, è molto variabile: ci sono poderi con terre più umide, meno argillose, che hanno anche raggiunto le 6,0 ton /ha. In termini di contenuto proteico ci aggiriamo intorno ai 12,5 di media. Alla vista, il grano si presenta bello lucente e con chicchi bianconati in percentuale bassissima: insomma, possiamo dire che è una granella di ottima qualità (accanto una foto della granella). Inoltre, sino ad oggi durante la raccolta non è mai piovuto, quindi la qualità si sta mantenendo costante…speriamo questo duri sino a fine raccolto.
Cosa vi aspettate qui in Molise per la vendita sul mercato?
Adesso aspettiamo che le borse merci incomincino a quotare il raccolto 2024: speriamo che ci sia una buona apertura per poter incominciare a collocare sul mercato il nostro grano. Circolano, però, notizie su buoni raccolti realizzati da altre nazioni produttrici… quindi non prevedo aumenti di prezzo per il nostro prodotto. Anzi, considerando che il raccolto complessivo nazionale è inferiore alle aspettative, arriverà nei nostri porti ancora più prodotto. Vorrei concludere con un pensiero per tutte quelle aziende che, dopo un anno di lavoro e di investimento di denaro, hanno visto sfumare il raccolto: mi auguro che chi di dovere prenda delle misure di sostegno. Dopo aver perso completamente il reddito di un anno, ripartire è davvero dura, soprattutto con la grande incertezza che c’è nel nostro lavoro. (Accanto un’altra foto del raccolto).
Foto di Giulio Primiani.
Autore: Azzurra Giorgio
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