L’appuntamento per i cerealicoltori, gli agronomi e i tecnici della provincia di Rovigo è il prossimo 29 maggio con le visite alle piattaforme tecniche di frumento e orzo, sotto il patrocinio del Collegio dei Periti Agrari e dei Periti Agrari Laureati e dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Rovigo. Oltre 30 varietà, tra frumenti teneri e duri e orzi distici a spiccata attitudine maltaria, si potranno osservare da vicino in occasione del progetto Filiera Connessa – Frumento 2025. Nel corso della mattinata, in collaborazione con le aziende presenti, si svolgeranno focus tematici sulle varietà, sui biostimolanti e sugli orzi.
Massimo Pezzuolo, Presidente del Collegio dei Periti Agrari e dei Periti Agrari Laureati della provincia di Rovigo, ricorda a Grano italiano come questa iniziativa sia strategica per tutto l’areale della provincia di Rovigo, nel quale girano ogni anno oltre 1 mln di tonnellate di granaglie. Con il progetto Filiera Connessa il Collegio si pone al fianco dell’Istituto Agrario Sant’Apollinare di Rovigo (nei cui campi si tengono le prove varietali) per supportare la formazione dei futuri tecnici agrari avvicinandoli al mercato e ai bisogni dei consumatori, oltre che alle innovazioni delle varietà e delle pratiche agronomiche.
L’obiettivo più ampio, dichiara Massimo Pezzuolo, è quello di «avvicinare gli attori chiave della filiera cerealicola: gli agricoltori, le aziende internazionali che producono mezzi tecnici, i sementieri che innovano con varietà sempre più adatte ai nostri areali, i molini e le aziende della trasformazione che richiedono prodotti di qualità e vicini alle esigenze del mercato. Il progetto può contribuire a riportare valore ai produttori di cereali e a sostenere la garanzia di qualità e sanità dei prodotti ottenuti nel nostro territorio, in un contesto di mercato difficile come quello attuale, anche a causa della variabilità meteorologica che mette alla prova le nostre produzioni».
PSP: importante soddisfare le richieste dell’industria
Alcune varietà in prova sono state fornite dalla PSP – Produttori Sementi Polesani: l’amministratore delegato, Arnaldo Bovolenta, raggiunto da Grano italiano presenta alcune delle sue proposte. Tra le varietà di grano duro, in particolare, una delle caratteristiche più importanti per le richieste dell’industria molitoria, oltre ad un buon peso specifico, è l’elevato contenuto in proteine, accanto all’efficienza nella coltivazione e alla sanità della granella. Rovigo, però, è anche e soprattutto terra di frumento tenero: tra le varietà presentate nel campo di Rovigo spiccano dei grani panificabili e grandi produttori, anche di genetica francese e costituiti da Florimond Desprez e Lidea.
Florimond Desprez: genetica francese adatta alle condizioni italiane
Anche Florimond Desprez sarà a Rovigo, il prossimo 29 maggio, con Massimiliano Azzi (Cereal Sales Manager) a rappresentare la multinazionale francese che dal 1800 si occupa di miglioramento varietale. Come ci dichiara, sul mercato italiano l’azienda offre numerose varietà di frumenti teneri e duri, particolarmente adatte agli areali regionali grazie alla lunga fase di test prima della commercializzazione. Per l’areale di Rovigo, le proposte riguardano in particolare frumenti teneri ad alta produttività e con una buona resistenza alle malattie, in particolare septoria e ruggini. Sui frumenti duri, invece, le qualità proposte da Florimond sono note per l’elevato indice di giallo che piace molto ai produttori di pasta.
Strategia Biologicals per Corteva Agriscience
All’evento sarà presente anche Corteva Agriscience che presenterà la strategia di biostimolanti e nutrizione speciale di Corteva Biologicals, per piante più forti e produttive. Come conferma a Grano italiano Debora Giromini, Biostimulants Customer Agronomist, i prodotti di Corteva Biologicals aiutano gli agricoltori a migliorare la produttività e la qualità dei cereali a paglia, lo sviluppo vegetativo, aumentare la qualità della granella e ridurre gli stress della pianta. Possono essere applicati in diversi stati dello sviluppo fenologico, dall’accestimento, alla botticella, alla spigatura, insieme ai diserbi o ai trattamenti fungicidi, oppure dopo eventi di stress per la pianta a partire dall’accestimento. Ne abbiamo parlato anche qui.
La nutrizione secondo Diachem
Diachem, azienda italiana produttrice di agrofarmaci, agronutrienti e soluzioni per l’agricoltura biologica, propone nel campo di Rovigo due strategie di fertilizzazione applicate agli orzi. L’azienda, che nel 2024 ha lanciato un nuovo marchio, unisce le esperienze complementari di Chimiberg, specializzata in agrofarmaci, e Diagro, legata allo sviluppo di agronutrienti. Come ci spiega Giovanni Piubello, Field Marketing Specialist, nelle prove di Rovigo Diachem ha impiegato un fertilizzante NPK che offre anche un’azione biostimolante, perchè apporta alla pianta un amminoacido intermedio, precursore del processo fotosintetico che ottimizza la nutrizione e offre maggiore tolleranza agli stress. L’azienda partecipa, poi, con un formulato a base di ferro, manganese e zinco, autorizzato anche in agricoltura biologica: il prodotto supporta la pianta in uscita dall’inverno, ad inizio accestimento, e ne stimola lo sviluppo grazie all’apporto di zinco.
Per iscriversi all’evento: https://forms.office.com/pages/responsepage.aspx?id=zxwaDEKvrkKwNEpBhn0FRDsb-HjRqwVOnXZoNRXkNMVUNjNDUUlOOTQ5MjFINUhFU1kzSkVBWTBTQi4u&origin=lprLink&route=shorturl
Scarica la locandina e il programma: SATA – Filiera connessa frumento 25 – Rovigo
Foto di Pasqualino Simeoni
Autore: Azzurra Giorgio
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