Quotazioni sospese per il frumento nazionale nelle borse di Milano e, solo per tenero, Bologna. Una scelta che avvicina alla chiusura del mercato 2023/2024, nell’attesa delle prime valutazioni per il nuovo raccolto.
QUOTAZIONI ESTERE E MERCATI A TERMINE IN CALO PER TENERO
Per il frumento tenero a livello nazionale ci si aspetta una produzione nella norma, nonostante la probabile maggiore incidenza delle infezione fungine, da verificare alla trebbiatura. A preoccupare maggiormente per le quotazioni all’arrivo del prodotto 2024 vi sono le notizie relative alla situazione internazionale. Le importazioni, secondo i dati riportati da Anacer in un comunicato emesso mercoledì (vedi), sono cresciute di 450.000 t nel primo trimestre del 2024, pari al +37,2%. I primi numeri riguardo al nuovo raccolto, inoltre, risultano positivi a livello globale, soprattutto in Nord America, dove anche le semine del frumento tenero primaverile si sono svolte al meglio. In Ue si registra qualche difficoltà in più nelle campagne francesi e tedesche ma la minor offerta è equilibrata da una domanda altrettanto fiacca, con i molini coperti almeno fino al termine della mietitura.
Questi fattori attualmente portano ai cali espressi nei listini nazionali per le quotazioni dei frumenti di origine estera e a importanti cali anche sul mercato fisico francese, ad esempio -23 €/t per il panificabile superiore a Rouen. Si consolidano anche le variazioni negative nei mercati a termine, soprattutto per le sempre più prossime scadenze di luglio. In questo caso anche per motivi speculativi come spiegato nella scorsa analisi (leggi).
NELLE MADONIE NON SI TREBBIA
Per quanto riguarda il frumento duro la situazione è in parte diversa, specie per le attese nella produzione nazionale e Ue. Nel primo caso la differenza è in negativo, in seguito ai primi riscontri nelle regioni meridionali. Cia Sicilia Orientale riporta che nell’area delle Madonie molti agricoltori abbiano deciso di non raccogliere, poiché la produzione quasi inesistente non avrebbe coperto i costi della trebbiatura. Raccolti decisamente scarsi anche in Puglia, con rese al di sotto dei 20 quintali/ha. A livello Ue, al contrario, le produzioni sono maggiori di quelle precedenti. I risultati della mietitura in Spagna e Grecia si stanno dimostrando molto positivi ed anche i primi riscontri dalla Francia non sembrano deficitari.
Fattori opposti a cui si aggiunge la preoccupazione per le importazione di prodotto di origine turca, calmierata dai dati sull’import nel recente passato proposti Anacer. Questi registrano un calo nell’arrivo di grano duro nel primo trimestre 2024 pari a -94.000 t, ovvero -12,6%. Risulta difficile in questo contesto definire una tendenza, alla luce di andamenti contrastanti, ma pare che la pressione della merce estera possa sopperire alle carenze nazionali nella prossima campagna di vendita. Anche i mercati a termine, inoltre, risultano ribassisti come nel caso del tenero, con un crollo del Future Durum alla borsa di Chicago.
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