CONCIMI ORGANO-MINERALI SU GRANO

Prosegue l’intervista sui concimi organo-minerali con StefanoTagliavini, Professore a Contratto presso l’Università di Modena e Reggio Emilia (modulo Gestione della fertilità chimica del suolo) e Responsabile Sviluppo Fertilizzanti e Comunicazione di SCAM (leggi la prima parte). In questa seconda parte, il nostro intervistato ci illustra i risultati delle prove svolte in Emilia Romagna su grano duro e tenero, con effetti benefici su resa e qualità della granella prodotta.

Stefano Tagliavini, ci parli dei risultati su grano duro

«Presso il centro di saggio Terremerse, in Emilia Romagna, è stata effettuata una prova nell’arco di una annata agraria impiegando la varietà di frumento duro Nazzareno. La prova ha previsto il confronto tra 24 tesi a parità di nutrienti, determinati secondo il metodo del bilancio della Regione Emilia Romagna. La tesi che avuto maggiore successo è stata quella che ha previsto una concimazione di fondo organo-minerale con azoto e fosforo ed una azotatura al terreno, con un risparmio di 2 passaggi con trattore e spandiconcime rispetto alle tesi a confronto (1 concimazione organo-minerale di fondo NP + 2 azotature e 1 concimazione organo-minerale di fondo NP + 3 azotature)».

I risultati in termini di rese di granella sono visibili nel grafico che segue:

Anche sul grano tenero si ottengono aumenti di rese?

«Le prove annuali effettuate su grano tenero, infatti, hanno mostrato come la concimazione organo-minerale possa garantire l’azoto alla pianta per ottimizzare la resa, ma anche far risparmiare il cerealicoltore. Anche in questo caso, si possono risparmiare 2 passaggi di concimazione azotata con benefici economici e ambientali, per le minori emissioni e il minor compattamento del suolo. Le 24 prove, realizzate presso il centro di saggio Terremerse, hanno dimostrato vincente la tesi che prevedeva una concimazione organo-minerale di fondo con azoto e fosforo e una azotatura. Le rese in granella hanno garantito anche un ottimo livello di peso ettolitrico, come richiesto per la tipologia di grano; in questo caso si trattava della varietà Metropolis».

I risultati in termini di rese di granella sono visibili nel grafico che segue:

Fonte grafici: Stefano Tagliavini

Autore: Azzurra Giorgio

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