Anche nella campagna agraria 2023-24 sono giunte al raccolto le prove varietali della Rete del frumento tenero, sotto il coordinamento del CREA-CI, arrivate ormai al 51esimo anno di attività.
Come lo scorso anno, la sperimentazione è stata programmata in 25 località, di cui 13 al Nord, 7 al Centro e 5 al Sud. Anche quest’anno, in 4 località (del Nord e del Centro), alla prova “normale” si affianca una prova trattata con fungicidi per il confronto dei risultati. “A causa dell’andamento particolarmente siccitoso degli areali siciliani, in una delle località della Sicilia purtroppo non si procederà con la trebbiatura delle parcelle” ci dice Patrizia Vaccino, responsabile della sede di Vercelli e coordinatrice della Rete del frumento tenero, e prosegue “ciò testimonia la drammatica situazione di tanti cerealicoltori siciliani”.
I criteri di scelta delle varietà di frumento tenero
Quest’anno la sperimentazione ha riguardato 40 varietà, selezionate secondo i consolidati criteri di scelta che riportiamo di seguito:
- Le 2-4 varietà più diffuse a livello nazionale sulla base dei dati di certificazione del CREA-DC dell’anno precedente (con esclusione di quelle che rientrano nel punto successivo)
- Le 4-5 varietà più interessanti qualitativamente, di elevata produttività e buona resistenza alle principali fitopatie
- Le varietà annualmente iscritte al Registro nazionale di cui il costitutore abbia richiesto la precertificazione, incluse quelle iscritte negli anni precedenti e non ancora provate (ma in corso di moltiplicazione)
- Le varietà importate (iscritte al Registro comunitario), solamente se certificate per almeno un biennio in Italia per un quantitativo annuale non inferiore a 500 t
- La permanenza di almeno due anni; al terzo anno verranno provate solamente le varietà che entreranno nelle liste di raccomandazione; tali varietà usciranno dalla sperimentazione dopo due anni consecutivi di esclusione dalle liste di raccomandazione o su richiesta del costitutore
Sono rimaste invariate le ormai consolidate pratiche agronomiche e l’impostazione utilizzata nelle annate precedenti.
Il ruolo strategico della Rete
Patrizia Vaccino conclude: “come ogni anno, la sperimentazione è resa possibile dall’impegno della rete dei collaboratori afferenti a istituzioni pubbliche e private; il loro lavoro è del tutto volontario ed è fondamentale per la buona riuscita dell’attività della Rete che tanto offre alla cerealicoltura italiana”. La Rete, infatti, contribuisce alla diffusione di varietà innovative presso tutti gli operatori del settore: assume, quindi, un importante significato strategico, in particolare per affrontare le variazioni climatiche in atto e rendere i sistemi produttivi agrari sempre più sostenibili. A questi scopi, il miglioramento genetico per lo sviluppo di varietà produttive, stabili e resilienti si conferma un pilastro fondante dell’agricoltura del futuro.
Autore: Azzurra Giorgio
Nella foto: particolare di frumento tenero nell’azienda di Merlino (Lodi)
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