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NUOVA LINFA PER LE RETI NAZIONALI CEREALI

Il progetto RETICER sosterrà le reti di confronto varietale e il monitoraggio delle micotossine

Buone notizie per la filiera cerealicola del nostro paese, uno dei settori più rilevanti dell’economia agricola e agroalimentare italiana. Le Reti Nazionali dei cereali, infatti, saranno finanziate attraverso il progetto “RETICER” dal MASAF (Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste), nell’ambito di una iniziativa realizzata dal CREA e che coprirà il triennio 2025-2027. Le Reti Nazionali rappresentano uno strumento fondamentale per garantire supporto tecnico-scientifico alle filiere cerealicole, monitorando la performance nei diversi areali delle novità varietali che ogni anno entrano in coltivazione e le caratteristiche di qualità e di sanità delle materie prime, dalle quali dipende un importante settore industriale del nostro paese. . Il monitoraggio tempestivo dell’innovazione genetica come quello di qualità e sanità sono  di particolare importanza, alla luce del significativo calo delle superfici coltivate che si è registrato negli ultimi 10 anni.

Sabrina Locatelli, responsabile della sede di Bergamo del CREA, ha raccontato a Grano italiano gli obiettivi e le attività del progetto che impegneranno il suo gruppo di ricerca per il prossimo triennio.

Dott.ssa Locatelli, quali sono gli obiettivi del progetto?

«L’obiettivo principale è rafforzare i risultati ottenuti dalla “Rete Nazionale cereali”, garantendone la continuità e introducendo soluzioni tecnologiche innovative per migliorare la sostenibilità e la competitività delle filiere. Nello specifico, relativamente alle reti nazionali di confronto varietale, lavoreremo per il potenziamento di quella del mais, il consolidamento di quelle di frumento tenero, frumento duro, orzo e il supporto alla rinata rete del riso. Nell’ambito della rete di confronto del frumento duro, poi, includeremo anche la valutazione delle resistenze a malattie fungine e diverse innovazioni tecnologiche nella valutazione delle performance. In più, grazie al progetto diffonderemo maggiormente i risultati delle reti cereali con la realizzazione di un database online di facile consultazione».

Ci sarà anche un’attenzione al monitoraggio delle micotossine?

«Esatto: grazie a RETICER potremo consolidare la rete di monitoraggio delle micotossine nei cereali, anche attraverso lo sviluppo di metodi innovativi di allerta e di contrasto all’insorgere di funghi micotossigeni. Amplieremo, poi, l’obiettivo delle linee guida per il controllo delle micotossine, perchè andremo a valutare le strategie agronomiche più sostenibili affinchè siano ampiamente diffuse tra gli agricoltori».

Quali istituzioni collaborano al progetto?

«Nicola Pecchioni, direttore del Centro di Ricerca per la Cerealicoltura e le Colture Industriali del CREA ha il compito di coordinare diversi gruppi di ricerca e attività strategiche per aziende, produttori, stoccatori e utilizzatori di materie prime a base di cereali. In questo modo, reti e monitoraggi che in precedenza operavano separatamente sono stati integrati in un’unica iniziativa. Oltre al Centro di Ricerca per la Cerealicoltura e le Colture Industriali, la realizzazione delle attività è affidata ad altri due Centri di Ricerca del CREA: Ingegneria e Trasformazioni agroalimentari e Genomica e Bioinformatica. Il progetto si avvarrà, inoltre, della collaborazione dell’Università degli Studi di Roma (Dipartimento di Chimica) – e dell’Università di Torino (DISAFA)».

In quali attività si articola RETICER?

«La struttura del progetto si articola in 8 filoni di attività, ciascuno focalizzato su una specie cerealicola o attività di monitoraggio: vi sono, infatti, le Reti nazionali mais, frumento tenero, frumento duro, riso e orzo, oltre al filone del monitoraggio delle micotossine su mais, frumento tenero e duro. Una filone sarà, poi, interamente dedicato alle strategie agronomiche sostenibili per la produzione di mais da granella. Si tratta di un approccio integrato di cui auspichiamo che il settore cereali possa beneficiare: il progetto ha l’obiettivo, infatti, di coniugare ricerca scientifica, innovazione tecnologica e supporto operativo per la cerealicoltura nazionale e le sue filiere produttive».

Autore: Azzurra Giorgio

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