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IL GRANO STA BENE MA IL RISCHIO E’ ALTO

Come stanno i grani in giro per l’Italia: le testimonianze dai campi di Basilicata e Piemonte

E’ giunto il momento della stagione per fare il punto sulle malattie della coltura: foglie e spighe sane oggi vogliono dire resa ottimale e granella sana in estate. Grano italiano ha raccolto le testimonianze degli agricoltori di Basilicata e Piemonte per capirne di più. Le piante mostrano sintomi sulle foglie e sulle spighe? Che trattamenti sono stati effettuati e quali sono previsti? Quali sono i principi attivi selezionati? Capiamone di più.

Basilicata: rischio alto di infezione

Il frumento duro in Basilicata non mostra segni di malattie importanti, come ci raccontano le testimonianze dell’areale materano. Gli agricoltori sono comunque intervenuti con trattamenti fungicidi perchè il rischio di infezione è alto: le nottate, infatti, sono umide e gli eventi piovosi si stanno verificando, con rovesci pomeridiani e umidità eccessiva al mattino. A fine settimana si prevedono 80mm di pioggia. La strategia è di effettuare, quindi, secondi trattamenti, sui campi dove si è già intervenuti.

Le malattie più evidenti sono sulle foglie, perchè i campi sono fitti e vigorosi, ma ci sono casi anche di mal del piede. La situazione è molto differente rispetto alla scorsa stagione, quando il clima era molto secco e i campi particolarmente radi, con il risultato che non si erano manifestati sintomi di malattie fungine. Ad oggi mostrano segnali di debolezza anche le spighe: in questo caso, però, i motivi sono probabilmente dovuti agli sbalzi termici che avrebbero provocato degli aborti in corso di fioritura. Di seguito alcune foto rappresentative della zona tra collina materana e Murgia.

Emilio Vesia, cerealicoltore della collina materana, ci conferma che la stagione attuale è più favorevole allo scorso anno nel complesso e dichiara: «manca più di un mese al raccolto, quindi noi agricoltori siamo più prudenti dei commercianti nelle previsioni di resa. Si parla, infatti, di poter raggiungere anche produzioni di 40 quintali/ettaro nei nostri areali, ma io spero di raggiungere una media di 30. Di certo, dovrei produrre 50 quintali/ettaro per poter pareggiare i conti ai prezzi attuali». Segue una foto di campi in buone condizioni nella zona tra collina materana e Murgia.

Piemonte: grani sani e tanta umidità

Dal Piemonte, in particolare dall’areale alessandrino, gli agricoltori confermano a Grano italiana che i frumenti teneri si presentano sani, nonostante l’elevata piovosità che ha accompagnato fino ad ora la coltura. L’umidità è stata, infatti, controbilanciata da un meteo fresco e ventilato. Alcuni agricoltori hanno già effettuato trattamenti fungicidi e insetticidi nei primi giorni di maggio, anche per la presenza di cimici in diversi areali. In queste aziende le semine non erano state effettuate troppo in ritardo e si prevede un secondo trattamento tra una quindicina di giorni.

Tra Alessandria e Asti, nelle aziende in cui si è seminato in ritardo a causa del maltempo si nota un ridotto sviluppo in altezza delle piante e un diffuso scarso accestimento, anche laddove si è intervenuti con abbondanti concimazioni azotate in uscita dell’inverno. Probabilmente i terreni umidi, e ormai freddi, in fase di semina hanno segnato la coltura in senso negativo. A differenza dello scorso anno, però, si è potuti intervenire con i trattamenti erbicidi nei tempi corretti e con buoni risultati. Nella campagna scorsa i cerealicoltori della zona ricordano grani ricoperti da infestanti e non raccolti.

Infine, gli agricoltori sono particolarmente preoccupati per il possibile arrivo di ondate di calore che, insieme all’umidità elevata, potrebbero favorire la diffusione di septoria, ruggini e fusariosi. I trattamenti attuali sono focalizzati proprio contro queste patologie che potrebbero ridurre resa e indici qualitativi.

Protoconiazolo contro ruggini e fusariosi

Roberto Gavio, cerealicoltore dell’Alessandrino, dichiara a Grano italiano le strategie che sta mettendo in atto nei suoi campi di frumento tenero: «In questi giorni effettuerò i trattamenti fungicida e insetticida, avendo il frumento iniziato la fioritura. Utilizzerò un prodotto contenente Protioconazolo, per il contrasto alle ruggini e alla fusariosi della spiga». E conclude con una considerazione sulle condizioni economiche con cui è costretto ad operare «in queste condizioni l’agricoltore deve sostenere costi particolarmente elevati per avere un prodotto di buona/ottima qualità, ma il mercato non riconosce tutto questo con un adeguato prezzo. La conseguenza è che gli agricoltori sono sempre più scoraggiati nel proseguire e innovare nella propria attività e il paese è sempre più dipendente dalle importazioni».

Le foto sono state scattate nell’areale tra collina materana e Murgia, confine appunto lucano, fornite da Emilio Vesia.

Autore: Azzurra Giorgio

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