Ne abbiamo dato la notizia il 2 luglio (leggi la notizia), quando l’emendamento a firma della sen. Maria Nocco (Fratelli d’Italia), è stato approvato e inserito nel Dl Agricoltura. Parliamo della modifica che rende finalmente pronto a partire il cosiddetto Granaio Italia, ovvero il sistema di montioraggio delle produzioni cerealicole del Ministero dell’Agricoltura (MASAF) che dovrebbe essere operativo dall’inizio del 2025. Il tutto grazie al superamento di alcune criticità che rendevano di difficile applicazione le prescrizioni della norma e che avevano destato reazioni negative da parte di diversi attori della filiera.
Il commento di Maria Nocco
Adesso si attende l’emanazione del decreto attuativo da parte del Ministero dell’Agricoltura (MASAF) che dovrebbe avvenire entro il termine di 60 giorni. Ricordiamo che all’interno del nuovo sistema di registrazione e monitoraggio non rientrano le operazioni relative alla trasformazione dei cereali e ai cereali trasformati. Inoltre, non sono coinvolte le aziende che esercitano, in via prevalente, l’attività di allevamento e le aziende che producono mangimi.
La novità per Granaio Italia
Sono tenute alla comunicazione obbligatoria, attraverso il registro istituito sul SIAN (sistema informativo del Ministero dell’Agricoltura), tutte le aziende agricole, le cooperative, i consorzi, le imprese commerciali e di importazioni, le imprese di prima trasformazione che acquisiscono e vendono, a qualsiasi titolo, cereali nazionali ed esteri. Nel nuovo testo, il contenuto delle comunicazioni è relativo al volume totale delle operazioni effettuate trimestralmente, in forma cumulativa e aggregata. Sempre con riferimento a quantità minime annue, ovvero 30 tonnellate per il frumento duro e 40 per il frumento tenero (tra gli altri cereali ricordiamo il mais, per cui sono previste almeno 80 tonnellate e l’orzo, per cui ne sono previste almeno 40).
Granaio Italia visto da una Organizzazione di Produttori
Abbiamo chiesto un commento a Marco Gorni Silvestrini (nella foto),
Le comunicazioni sul registro sono previste anche per le aziende agricole….
«Esatto, anche le aziende agricole che conferiranno agli stoccatori dovranno effettuare le comunicazioni obbligatore, oltre la soglia prevista Penso che questo comporterà un aggravio di lavoro per noi stoccatori, considerando che le aziende avranno necessità di supporto per l’imputazione sui sistemi informativi del Ministero».